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Crisi dell’ impero costantiniano ....

CHIESA CATTOLICO-ROMANA E PRETI SPOSATI. EMMANUEL MILINGO VOLEVA VENIRE IN ITALIA PER UNA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA SAN PIETRO, MA IL VATICANO GLI HA REVOCATO IL PASSAPORTO - a cura di pfls

lunedì 15 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Voleva guidare l’8 dicembre a piazza San Pietro la marcia contro il celibato ecclesiastico, ma le autorità italiane gli hanno negato l’autorizzazione per «difficoltà burocratiche» legate alla revoca del passaporto diplomatico della Santa Sede. «Il passaporto diplomatico è ancora valido, ma è stato revocato dal Vaticano dopo la scomunica» precisa don Giuseppe Serrone, presidente dell’Associazione preti sposati e portavoce in Italia di «Married priest now», l’associazione presieduta da (...)

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> CHIESA CATTOLICO-ROMANA E PRETI SPOSATI. --- Milingo ridotto a stato laico. "Per impedirgli di continuare a compiere nuovi gravi delitti", come l’ordinazione di nuovi sacerdoti o vescovi.

giovedì 17 dicembre 2009

Dopo scomunica Milingo ridotto a stato laico

"Per impedirgli di continuare a compiere nuovi gravi delitti", come l’ordinazione di nuovi sacerdoti o vescovi *

CITTA’ DEL VATICANO - Il Vaticano, che aveva già scomunicato per i suoi comportamenti scismatici l’ex arcivescovo di Lusaka mons. Emmanuel Milingo, ha deciso di sospenderlo definitivamente dallo stato clericale per impedirgli di continuare a compiere nuovi "gravi delitti", come l’ordinazione di nuovi sacerdoti o vescovi.

"Purtroppo Milingo - si legge in un comunicato della sala stampa vaticana con cui si spiegano le ragioni della scelta di ridurre l’arcivescovo allo stato laicale - non ha dato prove dello sperato pentimento in vista del ritorno alla piena comunione con il Papa e con i membri del collegio episcopale, attentando nuovi delitti contro l’unità della Santa Chiesa".

"In particolare - aggiunge la nota - nei mesi scorsi egli ha proceduto ad alcune nuove ordinazioni episcopali". "Tali gravi delitti - spiega il comunicato vaticano - sono da ritenere segno comprovante della persistente contumacia di Emmanuel Milingo" e "hanno costretto la sede apostolica ad aggiungergli l’ulteriore pena della dimissione dallo stato clericale". Tra le conseguenze del provvedimento vi è che "risulta illegittima la partecipazione dei fedeli ad eventuali nuove celebrazioni promosse" da Milingo il quale rimane legato al solo "obbligo del celibato" mentre perde tutti gli altri "diritti e doveri connessi allo stato clericale". Il comunicato non manca di sottolineare che "la dimissione dallo stato clericale di un vescovo è un fatto del tutto eccezionale" e che "la Chiesa conserva tuttavia la speranza nel suo ravvedimento".

* Ansa, 17 dicembre, 12:48


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