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Contro i pregiudizi e il razzismo .... "Marcia indietro"!!!

CHIESA CATTOLICO-ROMANA. BUONA-NOTIZIA E BUON-ESEMPIO: A GROSSETO, LA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO MONS. AGOSTINELLI ALLA SEDE DELL’ARCIGAY. REPENTINO "RIPENSAMENTO": ANNULLATA LA VISITA. "QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE, NE’ DOMANI, NE’ MAI"(1628)!!! Una nota di Gionata - a cura di pfls

giovedì 18 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] A noi, omosessuali e non, non resta che dire grazie a mons. Agostinelli e all’arcigay di Grosseto per averci provato a "incontrarsi".
Invece come credenti non ci resta che continuare a camminare ricordando le parole di mons Antonio Bello che diceva «Se voi riuscirete a liberarvi dalla rassegnazione, se riporrete maggiore fiducia nella solidarietà, se la romperete con lo stile pernicioso della delega, se non vi venderete la dignità per un piatto di lenticchie, se sarete così tenaci da (...)

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> GROSSETOGROSSETO:LA VISITA ANNULLATA.... Il parroco don Maurizio Marta: «Come comunità parrocchiale ci siamo rimasti un po’ male, per come sono andate le cose, al di là delle motivazioni. Davvero non capisco, come poi sia successo quello che è successo ... qualcuno ha parlato addirittura di svolta, ma non era né una svolta né uno sdoganamento, anche perché non c’è bisogno di sdoganare nessuno, doveva essere solo un semplice incontro di conoscenza reciproca e di rispetto».

sabato 20 ottobre 2007


-  GROSSETO. IL PARROCO: SONO RIMASTO MALE
-  Dopo il fallito incontro con l’associazione gay

di Enrico Pizzi *

GROSSETO. «Desideravamo questo incontro, purtroppo è andata come tutti sappiamo». Il parroco della comunità di san Giuseppe, don Maurizio Marta, tiene a precisare che né lui né i suoi parrocchiani hanno preso a cuor leggero il fallimento dell’incontro tra l’Arcigay di Grosseto, che ha sede nel territorio parrocchiale di san Giuseppe, e il vescovo di Grosseto, Franco Agostinelli, in visita pastorale alla parrocchia.

La decisione, presa dal vescovo, di non incontrare l’Arcigay per il troppo nervosismo mediatico che si era scatenato attorno all’evento - questa almeno la versione ufficiale che don Maurizio non ha alcuna intenzione di mettere in discussione - ha lasciato un segno nella parrocchia ed è il segno di un fallimento per un evento «che - dice il parroco - non era stata la curia a proporre, ma era stata una nostra iniziativa, che il vescovo aveva subito accettato».

Insomma, la parrocchia, il consiglio pastorale, il parroco, avevano promosso un incontro «come un qualsiasi incontro con una realtà del nostro territorio - spiega don Maurizio - e d’altra parte il vescovo in questi anni ha più volte invitato la chiesa locale ad uscire dal tempio».

Sulle ragioni che hanno convinto il vescovo a tornare sui suoi passi, il parroco di san Giuseppe non vuole entrare. Si limita ad osservare che «a Buzzetti, alla fine, sarebbe bastato che il vescovo si fosse fermato con loro a prendere un caffè».

«Come comunità parrocchiale - dice don Maurizio - ci siamo rimasti un po’ male, per come sono andate le cose, al di là delle motivazioni. Davvero non capisco - continua il sacerdote - come poi sia successo quello che è successo, forse qualcosa ci è sfuggito di mano, c’è stato un forte clamore sulla stampa, qualcuno ha parlato addirittura di svolta, ma non era né una svolta né uno sdoganamento, anche perché non c’è bisogno di sdoganare nessuno, doveva essere solo un semplice incontro di conoscenza reciproca e di rispetto».

La parrocchia, comunque, non desiste, il primo tentativo di dialogo non è andato a buon fine, ma don Maurizio non dispera. «Passata la bufera - dice - ci riproveremo, con Davide Buzzetti in questi mesi si è avviato un ottimo rapporto di conoscenza reciproca e non è detto che quello che non è riuscito adesso non si possa riproporre».

Enrico Pizzi

* il Tirreno, sabato 20 ottobre 2007


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