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Per la Costituzione, e il dialogo, quello vero ...

"EUTANASIA", LEGGE E AMORE ("Charitas"). SUL CASO DI ELUANA ENGLARO, ALTRA ENNESIMA INGERENZA "CARITATEVOLE" ("Deus caritas est"!!!) DEL VATICANO CONTRO LA CASSAZIONE E LA LEGGE DEI NOSTRI PADRI E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI. Su queste assurde pretese della Chiesa di "dettar legge", e di imporre il suo "caro-prezzo"(="caritas"), la limpida lezione di Gustavo Zagrebelsky - a cura di pfls

giovedì 18 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] nelle discussioni odierne su problemi pubblici di pregnante contenuto etico, sui quali la Chiesa come tale chiede la parola, la loro dimensione costituzionale è totalmente trascurata o oltrepassata. Sulla disciplina delle relazioni familiari e dei legami interpersonali, tra persone di sessi diversi o anche del medesimo sesso; sui limiti della ricerca e della sperimentazione scientifica, in rapporto alla dignità dell’essere umano; sull’autodeterminazione delle persone sottoposte a (...)

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> "EUTANASIA", LEGGE E AMORE ("Charitas"). --- Intervista a El Pais del padre di Eluana.

domenica 8 febbraio 2009


-  Intervista a El Pais del padre di Eluana. Che rivela: "Ebbi messaggi
-  da Ciampi e dal presidente del Senato". Palazzo Chigi smentisce

-  Beppino: "Nel 2004 chiesi aiuto
-  Berlusconi non mi ha mai risposto"

Sul ruolo della Chiesa: "Non mi può imporre i suoi valori"

ROMA - Beppino Englaro rivela di aver scritto, nel 2004, una lettera alle istituzioni, in cui chiedeva di trovare "gli atti opportuni per dare uno sbocco alla vicenda di nostra figlia Eluana che da 4.430 giorni è costretta da istituzioni e medici a una non vita".

Anche Berlusconi, all’epoca premier, ricevette la lettera, così come l’allora presidente Ciampi. "Ma non ebbi risposta", dice il padre di Eluana, "e dal momento che la politica non fece nulla e nemmeno il governo, mi rivolsi ai giudici. Chiesi loro aiuto ed essi fecero il loro dovere". Ma Palazzo Chigi smentisce il padre di Eluana: "Alla segreteria del presidente del Consiglio non risulta una richiesta di intervento da parte del signor Englaro nell’anno 2004", si legge in una nota.

Beppino Englaro a questo punto è costretto a intervenire ancora e precisare: "Ho inviato quell’appello in diverse copie, tra gli altri, al presidente della Repubblica, a quello del Senato, al presidente del Consiglio e al ministro della salute: mi risposero solo Ciampi e il presidente del Senato". "Feci diverse raccomandate con ricevuta di ritorno e ho tutta la documentazione - prosegue padre di Eluana - Mi arrivò la risposta di Ciampi che mi esprimeva la sua vicinanza, aggiungendo però che non poteva fare altro che interessare del caso gli organismi competenti".

Nella stessa intervista, Englaro risponde anche sul ruolo che le gerarchie vaticane stanno giocando nella vicenda di sua figlia. "La Chiesa - dice - non ha nulla a che vedere con questa questione. Non mi può imporre i suoi valori". Così Beppino Englaro torna a far sentire la propria voce, nei giorni più difficili, quelli dello scontro e di una legge, di fatto ad personam, in arrivo.

In un’intervista sulla prima pagina del quotidiano spagnolo El Pais il padre di Eluana dice di "sentire un grande rispetto verso la Chiesa, e spero lo stesso per me da parte della Chiesa. Spero che sappiano quello che dicono e che fanno, ma non polemizzo con loro": ma, aggiunge Englaro, "il magistero della Chiesa è morale, lo Stato è laico e in esso convivono anche i cattolici. Quello che dice la Chiesa riguarda solo loro, non noi che non professiamo questa confessione".

* la Repubblica, 8 febbraio 2009


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