FONTANA DI TREVI "ROSSA", E’ CACCIA AL VANDALO *
ROMA - La Fontana di Trevi, il gioiello della scenografia barocca conosciuto in tutto il mondo, sembra essere tornata quella di sempre, il suo marmo bianco e le sue acque trasparenti. Solo ad uno sguardo più attento, in mattinata, si poteva intravedere, sul bordo in basso a destra, ancora un piccolissimo segno dell’atto vandalico compiuto da quello che ancora resta uno sconosciuto. Una sfumatura rossa che ricorda le ore di apprensione vissute nella capitale dopo che quell’uomo, in una azione rapida e decisa, ha versato del liquido colorante che ha trasformato la fontana in un grande bacino rosso fuoco.
L’allarme, che in pochi minuti ha fatto il giro del mondo, cessa attorno alle nove di ieri sera quando si stabilisce che la fontana non avrà segni permanenti dopo l’azione dimostrativa che gli autori hanno voluto firmare con una sigla sconosciuta,"Azione Futurista 2007". Ma la ferita è ancora aperta. E il sindaco di Roma Walter Veltroni è ritornato a commentare quanto avvenuto ieri, nella fontana entrata anche nell’iconografia cinematografica con il famoso bagno di Anita Ekberg. "Quello che è accaduto a Fontana di Trevi è un segno evidente: si tratta di quel tipo di gesti a cui è estranea la cultura democratica.E’ un gesto - ha proseguito Veltroni - per far del male a una comunità, per esprimere rabbia, invidia, odio, un clima insomma che, in questo paese, dobbiamo cercare di debellare" con un’azione di "matrice democratica".
E accanto al lavoro dei tecnici che hanno riportato la fontana così come era ieri mattina c’é quello dei vigili urbani che stanno lavorando per dare un nome al volto rimasto impresso nelle immagini delle telecamere installate nella piazza. Un lavoro al quale hanno partecipato gli esperti dell’antiterrorismo di Roma che ieri hanno valutato il volantino di rivendicazione. Uno scritto sul quale esiste un avanzato ’scettiscismo’. Cautela soprattutto nel valutare la sigla, quella di ’Azione futurista 2007’ che ha voluto dare nelle righe che accompagnavano la protesta una connotazione che, al momento "non è valutabile dal punto di vista politico". La sigla infatti, ha fatto notare un esperto dell’antiterrorismo della capitale, non era mai apparsa prima d’ora ma questo non vuol dire che il lavoro non vada fatto "a 360 gradi" valutando cioé ogni possibile collegamento con ambienti politicamente già conosciuti nella capitale.
ANSA» 2007-10-20 15:54