Determinante il filmato che riprende l’uomo gettare una tanica di tinta rossa
Nessun danno ai marmi. L’intervento degli operai ha riportato l’acqua trasparente
Fontana di Trevi, identificato il vandalo
"Sarebbe un esponente locale della destra" *
ROMA - Individutato il vandalo della Fontana di Trevi. Il "futurista" autore del gesto che ieri ha tinto di rosso l’acqua della fontana, sarebbe un esponente locale della destra. Cinquant’anni, calvo, sbarbato, sedicente attivista dell’FTM azionefuturista 2007, incastrato dalle immagini di una telecamera della vigilanza montata su un palo di fronte alla fontana.
Nei volantini ritrovati vicino alla fontana, la rivendicazione del gesto sembrava così simile agli stampati distribuiti domenica scorsa a Frosinone. Di futurismo, però, nel volantino alla fontana di Trevi, c’è davvero poco. C’è molta politica invece. Se la prende con il Festival di Roma l’autore. E poi scrive: "Noi precari, disoccupati, anziani, malati, studenti, lavoratori, stiamo arrivando con il vermiglio per colorare il vostro grigiore. Oggi nasce con noi una nuova concezione violenta della vita e della storia". Firmato FTM, al secolo Filippo Tommaso Marinetti.
Intanto l’intervento degli operai del comune ha riportato l’acqua della fontana trasparente come un tempo. L’assessore alle Politiche culturali di Roma Silvio Di Francia ha assicurato che il colorante, a base di anilina, non ha lasciato tracce persistenti sui marmi della fontana. Lunedì è già previsto un secondo intervento dei restauratori che concluderanno la pulizia nei punti in cui non è stato possibile fare ieri sera.
Un leggero segno rossiccio è rimasto sul bordo della vasca. Una sfumatura che ricorda le ore di apprensione vissute nella capitale dopo che l’azione rapida e decisa di quell’uomo ha trasformato la fontana in un grande bacino rosso fuoco.
Ma la ferita è ancora aperta. E il sindaco di Roma Walter Veltroni è ritornato a commentare quanto avvenuto ieri nella fontana simbolo nel mondo della città di Roma, entrata nell’iconografia cinematografica con il famoso bagno di Anita Ekberg: "E’ un gesto - ha detto Veltroni - per far del male a una comunità, che esprime un clima di rabbia e odio che, in questo paese, dobbiamo cercare di debellare".