MANOVRA: DL IN AULA, AL CDM IL PACCHETTO SICUREZZA
di Marco Dell’Omo
ROMA - Con la Finanziaria arriva un bonus Irpef per le mamme lavoratrici. La proposta, contenuta in un emendamento presentato dal relatore Giovanni Legnini, prevede una detrazione aggiuntiva di 150 euro a favore delle madri che hanno redditi da lavoro. La misura sarà discussa nei prossimi giorni in commissione Bilancio, durante l’esame della manovra, insieme ad una serie di altre misure, tra le quali quella che destina 30 milioni di euro all’aumento degli assegni familiari per le famiglie dove ci sono inabili o bambini orfani di un genitore.
Intanto, da oggi approda in aula il decreto fiscale collegato alla finanziaria, il cui esame ha tenuto impegnata la commissione per tutta la serata. Il primo nodo da sciogliere sarà quello delle pregiudiziali dell’opposizione: un voto sul filo del rasoio, decisivo per le sorti della manovra e, di conseguenza, del governo. Seguirà la discussione sugli emendamenti: ne sono stati presentati 630, e l’assemblea del Senato avrà tempo fino a giovedì prossimo per votarli.
Tra le novità inserite in commissione spiccano i 550 milioni stanziati per ampliare l’offerta di alloggi a canone sociale da destinare alle giovani coppie a basso reddito, oltre che agli sfrattati. Previsti anche nuovi fondi per rifinanziare i programmi di riqualificazione delle periferie degradate. Dall’esame in commissione escono ridotti i tagli per i piccoli editori e i giornali di partito: previsti inizialmente al sette per cento, scendono al due, e salgono invece al 12% per i grandi gruppi editoriali.
Altra novità la messa in liquidazione della società Stretto di Messina Spa: ma modifiche potrebbero però arrivare ancora in aula con la proposta avanzata dal ministero delle infrastrutture Di Pietro di fondere la società nell’Anas. Buone notizie per i pensionati pubblici: salta infatti il prelievo "automatico" dello 0,15-0,35% delle pensioni per finanziare il fondo Inpdap. Nuove norme sono state previste per il rientro dai deficit sanitari delle regioni. Sempre in campo sanitario c’é l’incompatibilità tra il ruolo di "commissario" e quello di un qualsiasi incarico istituzionale presso la Regione Commissariata. Tra i poteri del commissario, inoltre, c’é la possibilità di sostituire i direttori generali delle Asl o delle aziende ospedaliere. La tassa di scopo proposta nelle settimane scorse da alcune decine di sindaci di città d’arte, tra cui Firenze, Roma, Venezia, ma anche centri più piccoli, trova decisamente contrario il ministro per i Beni culturali con delega per il turismo, Francesco Rutelli.
"Sono contrario perché la considero una complicazione amministrativa e un messaggio negativo che parte dall’Italia", ha detto intervenendo all’assemblea annuale della Confesercenti di Firenze. Resta in sospeso la questione dei derivati, gli strumenti finanziari utilizzati da Regioni e enti locali: l’intesa bipartisan è sfumata, ma potrebbe maturare nei prossimi giorni in aula.