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Italia, 2007....

REGIONE CALABRIA. Per Agazio Loiero e per altre otto persone tra cui c’è Michele Lanzo, capo di gabinetto del presidente della Regione ed ex commissario straordinario dell’Asl di Crotone, De Magistris ha chiesto il rinvio a giudizio - a cura di pfls

giovedì 25 ottobre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] L’inchiesta che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per Loiero riguarda l’affidamento dell’appalto per la fornitura di apparecchiature elettromedicali alla società Ital Tbs. Gli appalti oggetto dell’indagine sarebbero stati gestiti, secondo l’accusa, dall’ Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, dall’ Azienda sanitaria e dall’ Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro e dalle Aziende sanitarie di Reggio Calabria e Crotone. [...] (...)

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> REGIONE CALABRIA. Per Agazio Loiero e per altre otto persone tra cui c’è Michele Lanzo, capo di gabinetto del presidente della Regione ed ex commissario straordinario dell’Asl di Crotone, De Magistris ha chiesto il rinvio a giudizio - a cura di pfls

giovedì 25 ottobre 2007

De Magistris chiede di processare Loiero

di Massimo Solani *

«Sonono sereno, ho chiesto io a De Magistris di fare in fretta. Certo mi aspettavo un proscioglimento, pazienza... ». Con queste parole Agazio Loiero, presidente della Calabria, ha commentato la notizia che il pm più «discusso» d’Italia ha chiesto il rinvio a giudizio del governatore della Calabria al quale vengono contestati i reati di associazione per delinquere e turbativa d’asta. Oltre che per Loiero il rinvio a giudizio è stato chiesto per altre 8 persone tra cui c’è Michele Lanzo, capo di gabinetto del presidente della Regione ed ex commissario straordinario dell’Asl di Crotone. «Non me ne meraviglio - ha aggiunto Loiero - e non sono spaventato. Avevo chiesto al pm di chiudere le indagini nel più breve tempo possibile perché in Calabria non solo occorre essere, ma apparire onesti. Non viene meno la mia fiducia per la giustizia. Siccome sono stato chiamato da un grande numero di cittadini a svolgere un ruolo pubblico rilevante, mi rivolgo a tutti i calabresi per rassicurarli che sono anni luce lontano dalle ipotesi di reato che il pm ha costruito, come non potrà non riconoscere un qualsiasi magistrato terzo, di Catanzaro o di Berlino». L’inchiesta riguarda l’affidamento dell’appalto per la fornitura di apparecchiature elettromedicali alla società Ital Tbs.Gli appalti oggetto dell’indagine sarebbero stati gestiti, secondo l’accusa, dall’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, dall’Azienda sanitaria e dall’Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro e dalle Aziende sanitarie di Reggio e Crotone.

Le altre persone per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio sono Francesco De Salvia, rappresentante per le vendite dell’Ital Tbs; Giuseppe Giusto, dipendente della stessa società; Alessandro Firpo, responsabile marketing; Mario Iacono, dirigente dell’Ital Tbs; Riccardo Fatarella, ex direttore generale dell’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro; Domenico Vincenzo Scuteri, ex direttore amministrativo dell’azienda Pugliese-Ciaccio, e Luigi Antonio Macrì, componente della commissione di gara presso l’Asl 11 di Reggio.

Intanto i voluminosi faldoni dell’inchiesta "Why Not", aperta dal pm Luigi De Magistris su un presunto comitato d’affari per la spartizione dei fondi europei per la Calabria, saranno trasferiti a roma, al tribunale dei ministri. Il procuratore generale facente funzioni Dolcino Favi, infatti, dopo aver avocato a sé l’inchiesta la scorsa settimana ha deciso di inviare alla procura di Roma (che previa iscrizione nel fascicolo degli indagati degli interessati la trasmetterà al tribunale dei ministri) l’intera documentazione dell’inchiesta di modo che l’organismo competente possa procedere ad uno stralcio e valutare così se i reati ipotizzati e contestati al presidente del Consiglio Romano Prodi e al ministro della Giustizia siano stati commessi quando i due erano già membri del governo. Caricate su un furgone dei carabinieri, quindi, le migliaia di pagine dell’inchiesta condotta fino alla scorsa settimana da Luigi De Magistris dovrebbero arrivare a Piazzale Clodio già oggi. «Ma il tribunale del ministri - commentava ieri l’avvocato Titta Madia, difensore del Guardasigilli Mastella - prenderà atto della infondatezza assoluta di qualsiasi accusa nei confronto del ministro. Il tribunale dei ministri svolgerà le indagini che riterrà opportune ma noi riteniamo che, stando a ciò che si conosce, e cioè la famosa intercettazione con il dottor Saladino e i rapporti con il dottor Bisignani e con il generale Cretella, siano tutti fatti insignificanti». Nel frattempo, ieri, il Csm ha affidato alla settima sezione (competente sull’organizzazione degli uffici giudiziari e presieduta dal togato Dino Petralia) il fascicolo relativo all’avocazione dell’inchiesta "Why Not" decisa dal facente funzioni Dolcino Favi. L’esame del provvedimento inizierà già oggi, anche se la commissione dovrebbe limitarsi unicamente ad una «presa d’atto». Almeno in attesa del pronunciamento della procura generale della Cassazione dell’eventuale ricorso presentato da De Magistris contro l’avocazione.

E lo stesso sostituto procuratore di Catanzaro lunedì sarà ascoltato dalla prima commissione del Csm, che ieri ha deciso di proseguire l’istruttoria già avviata in merito alle «reiterate dichiarazioni, rilasciate ad organi di stampa e televisivi o formulate in documenti non giudiziari, contenenti la denuncia di "collusioni tra politica, imprenditoria e magistrati"». Al termine dell’istruttoria la commissione deciderà se formulare al plenum la richiesta di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale del magistrato napoletano. Contrario alla decisione di proseguire l’istruttoria il laico di An Gianfranco Anedda che avrebbe voluto invece che si fosse aperta subito la procedura per i trasferimento. Stralciati, poi, tutti gli altri fascicoli aperti sul conto di De Magistris per il quale sarà chiesto al plenum «il non luogo a procedere».

Giovedì, dopo il via libera del ministro Mastella, il Csm provvederà alla nomina, con procedura d’urgenza e quindi accelerata, di Enzo Iannelli nuovo procuratore generale di Catanzaro. Ma rischia di innescare nuove polemiche la decisione di Luigi De Magistris di intervenire in diretta, questa sera, alla trasmissione "AnnoZero" di Michele Santoro. Al programma parteciperà anche il gip di Milano Clementina Forleo.

* l’Unità, Pubblicato il: 25.10.07, Modificato il: 25.10.07 alle ore 11.43


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