Il ministro: "Il lavoro dell’Ebri è troppo importante
le attività di ricerca non possono interrompersi"
Gelmini rassicura la Montalcini
"Il suo istituto non chiuderà"
Non è la prima volta che il centro di ricerche rischia la chiusura
Nei mesi scorsi l’allarme del presidente della Repubblica *
ROMA - "Ritengo troppo importante il lavoro dell’Ebri e del premio Nobel Rita Levi Montalcini per poter pensare che le attività svolte da questo centro di ricerca possano interrompersi. L’Ebri è un centro di eccellenza che va tutelato in qualsiasi modo".
A parlare così è il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini dopo la notizia dello sfratto, dalla sede di Roma, ingiunto all’istituto di ricerca voluto dal premio Nobel per la medicina. A causa dell’assenza di fondi, l’Ebri non riusciva nemmeno a pagare anche gli stipendi dei ricercatori. Il rischio era stato paventato anche dal presidente della Repubblica il 21 aprile scorso, durante i festeggiamenti per i 100 anni della Montalcini. Napolitano infatti si era detto certo che i poteri pubblici non avrebbero fatto mancare le risorse indispensabili per far proseguire le attività del centro.
Per il ministro dell’Istruzione non è ammissibile che l’istituto possa sospendere il proprio lavoro. Gelmini dunque annuncia che "è in via di erogazione il finanziamento del ministero da 485 mila euro, che ho già firmato e che attende il parere delle commissioni parlamentari, per consentire all’Ebri di proseguire gli studi e le attività di ricerca".
Oltre al finanziamento, il ministero sta vagliando anche altre azioni. La prima è la creazione di un tavolo tecnico tra ministero, Ebri e Fondazione Santa Lucia, quella cioè che ospita l’istituto della Montalcini, per verificare la possibilità che l’istituto possa continuare a lavorare nelle strutture che attualmente utilizza. Solo se ciò non dovesse essere possibile, si penserà a un trasferimento in una sede alternativa.
Non è la prima volta che l’Ebri rischia di restare senza finanziamenti. Nell’ottobre del 2007 la Lega Nord aveva minacciato di sospendere i finanziamenti al centro di ricerca.
* la Repubblica, 4 settembre 2009