Per Botti, non fu il timore delle persecuzioni antireligiose repubblicane a trattenere la Chiesa dal ricoprire un ruolo di pacificatore, ma «furono la benevola e fiduciosa valutazione del fascismo e il modus vivendi trovato (e comunque, anche nei momenti di attrito, auspicato) con esso a orientare la Santa Sede verso la sopravvalutazione dell’interpretazione del conflitto spagnolo come guerra di religione. Che, quindi, fu allo stesso tempo interpretazione e alibi».
La persecuzione religiosa in Spagna non inizia nel 1936 con il "levantamiento" di Franco, ma ha le sue radici in un anticlericalismo datato che non trova pari in altre realtą europee. Dal 1931, ed ancora prima, in Spagna si assiste a forme di persecuzione nei confronti della Chiesa. L’apertura dell’Archivio segreto del Vaticano apporta utili elementi per inquadrare l’atteggiamento del Vaticano nei confronti di Franco. Pio XI ed il suo segretario di Stato, il futuro Pio XII, non rimasero inerti di fronte alla guerra fratricida spagnola. Č nota la ritrosia che i due rappresentanti della Chiesa provavano nei confronti del regime di Franco.