Diamo la parola al silenzio
di Michel Bloch-Lemoine e altri
in “www.groupes-jonas.com” del 2011 (traduzione: www.finesettimana.org)
Molte donne e molti uomini trovano che la Chiesa stia andando indietro, ma non osano o non possono esprimersi. Dicono: “A che serve?” Sono molte le persone che se ne vanno, deluse.
Vogliamo dar voce al loro silenzio.
L’anno prossimo, si commemorerà il Concilio Vaticano II: sarà per rinchiuderlo nel passato o per rianimare il suo slancio? Invitava il popolo di Dio a diventare vivo e responsabile. Auspichiamo che molti cristiani possano esprimersi liberamente ed essere ascoltati.
Quanti problemi importanti rimasti senza risposta: quello della comunione eucaristica dei divorziati-risposati, quello dell’ordinazione al presbiterato di uomini sposati, quello delle parrocchie senza prete, sempre più numerose, quello della lontananza crescente tra la vita attuale ed un linguaggio che non parla più ai nostri contemporanei.
Constatiamo che preti e laici si prendono la loro libertà rispetto alle prescrizioni romane. Ci auguriamo che dei vescovi abbiano il coraggio di trasmettere i desideri dei cristiani senza sottoporli ad un filtro. Ci aspettiamo da loro che reagiscano quando degli integralisti dichiarano di voler tornare nella Chiesa per distruggere il Concilio dall’interno.
Siamo stati molto sensibili alle iniziative dei teologi tedeschi, di preti e laici in Austria, a Rouen, a Strasburgo, a Vannes. Con loro, vogliamo prolungare il grande atto del Concilio ed essere così testimoni attivi del Vangelo, speranza per la nostra umanità.
Anche a noi spetta riunirci ed agire.
Michel BLOCH-LEMOINE, Michel PINCHON, Jean RIGAL, Gabriel MARC, Simone MARC, Thérèse BLOCH-LEMOINE, Michel DREAN, Thérèse JOUBIOUX, Gérard BESSIERE, Jean- Pierre SCHMITZ, Hyacinthe VULLIEZ, Geneviève de GEVIGNEY, Michel MANCIAUX, Geneviève MANCIAUX, Maurice LEROUX, Yves DREAN, Pierre BACHELARD, Evelyne BACHELARD, Christiane BASCOU.