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Politica italiana. Il personale è politico e il politico è personale - cum grano salis!!!

AUGURI DI FELICITAZIONI ALL’ONOREVOLE GIANFRANCO FINI PER LA PROSSIMA NASCITA DI UN FIGLIO. Una nota del Vescovo Mons. Giovanni Climaco MAPELLI - a cura di pfls

venerdì 9 novembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Nell’augurio il Vescovo - la cui Chiesa celebra fino al secondo e terzo matrimonio con dispensa vescovile, al pari delle Chiese Ortodosse e Anglicane -
e accoglie le stesse coppie di fatto, ha esortato il Presidente di Alleanza Nazionale a non dimenticarsi delle coppie di fatto, perchè non tutti come l’augusto presidente hanno la fortuna di diventare onorevole, capo di un partito, ed avere un grosso stipendio, che copra i vuoti di una legge ad hoc per i conviventi e i loro figli (...)

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> AUGURI DI FELICITAZIONI ALL’ONOREVOLE GIANFRANCO FINI PER LA PROSSIMA NASCITA DI UN FIGLIO. ... Ormai anche la vita pubblica si misura con scelte e stili di vita personali, amori, disamori e pettegolezzi (di Filippo Ceccarelli).

sabato 10 novembre 2007


-  Ormai anche la vita pubblica si misura con scelte
-  e stili di vita personali, amori, disamori e pettegolezzi

-  Fini, la soubrette, il figlio in arrivo
-  e la politica si fa sempre più gossip

di FILIPPO CECCARELLI *

ROMA - Il bello il brutto dell’intimate politics, ossia della politica come proseguimento del gossip e viceversa, è che c’è sempre una novità di troppo, ogni volta all’altezza della situazione e dei suoi protagonisti.

Quest’ultima riguarda Gianfranco Fini. E a quello specifico comparto mediatico dove ormai è impossibile distinguere tra vicende pubbliche e private converrà riconoscere che il non più tanto gelido leader di An ha già offerto parecchi spunti: prima le vicissitudini proto-coniugali dell’ex moglie Daniela; poi le voci, anzi il coro sul presunto flirt interministeriale con la Prestigiacomo; quindi, non senza essere stato lambito da un certo trambusto per via di un inchiesta ribattezzata "Vallettopoli", la separazione con Daniela, annunciata l’estate scorsa dall’avvocato e onorevole Bongiorno. La stessa figura che dopo il trionfo del processo Andreotti alimenta la rubrica "Doppia difesa" con Michelle Hunziker su "Chi" e a cui si deve lo sdoganamento del prelibato bocconcino per il pubblico dei gossipivori: Elisabetta è incinta.

Bene. Non ha torto chi pensa che si tratti di un evento, anche gioioso, ma che non ha o non dovrebbe avere immediata influenza sui destini collettivi - per quanto da tempo la tv, l’editoria e una massiva produzione on line ripropongano questo genere di faccende con qualche significativa ostinazione e sintomatico successo (vedi l’ultimo Vespa, L’amore e il potere, appunto, Mondadori).

E tuttavia, ricollocando gravidanza e paternità in un ambito più strettamente politico, e perciò nel piccolo mondo antico di Fini, vale forse la pena di insistere ricordando che la rivelazione si deve al rotocalco Diva e donna e al rimbalzo che gli hanno impresso i comici Greggio e Iacchetti nella rubrica "Spetteguless" di Striscia la notizia. Ieri Sorrisi e canzoni ha fornito nuovi particolari, con eloquente testimonianza di Tiberio Timperi. E’ tutto molto lontano, insomma, da ciò che un tempo si indicava come l’universo anche umano della Fiamma (tricolore).

Anche lei, la nuova fiamma, pardòn, Elisabetta Tulliani, non c’entra niente con la tradizione, la patria, il fascismo, il post-fascismo, la destra, An, tantomeno con i suoi pretesi e proclamati Valori. Ha 35 anni, possiede tutti i requisiti per potersi presentare come "bella", è avvocato ed ex compagna di quel grande mattatore della commedia italiana, Lucianone Gaucci, grazie al quale Ely è pure divenuta amministratrice e poi presidentessa della Sambenedettese calcio. Ma soprattutto proviene dal pianeta dell’immagine più o meno artefatta e della visibile notorietà di ordine e canone vippaiolo.

Personaggio ardentemente televisivo, è stata valletta della Domenica sportiva e ha partecipato a programmi come Tintarella di luna o Mattina in famiglia. Resta inteso che la famiglia in questione è quella, tutta immaginaria e generalmente sdolcinata, per non dire ipocrita, che viene fuori nei palinsesti delle reti Rai, nelle parole infuocate di parecchi politici e un po’ anche in certe manifestazioni che tanto piacciono alla Cei.

Ora, di sicuro i media cercheranno di intervistare lei, e anche lui, che magari reagirà malamente come Sarkozy (e a questo proposito si coglie l’occasione per segnala il recente volume Il tabù della destra. La Francia ha Sarkozy, e l’Italia?, Castelvecchi, a cura di Angelo Mellone, uno degli intellettuali che proprio a Fini stanno più a cuore). Del resto Daniela, la ex del presidente di An, è già stata da poco ampiamente intervistata, rivelando una avversione per la chirurgia estetica: "Mi limito a nutrire la pelle con micropunture di vitamina. Tutto qui. Per il resto mangio in modo genuino privilegiando pesce, verdura e frutta" e così via, giacché la politica parla e parla e parla, ma gli individui sono diventati centrali e i loro corpi ancora di più.

C’è poco e insieme troppo da dire. Intanto i fuoriusciti di Storace e Buontempo fanno commenti grevi; l’onorevole Grillini trova il modo di collegare la vicenda a un certo suo progetto di legge; e Fini, informano le agenzie, ha evitato le telecamere. Ma ormai la vita pubblica si misura con questo: scelte e stili di vita, modelli di relazioni e famiglie, esempi, sentimenti, comportamenti, amori, disamori e sì, anche figli in arrivo, al di là di qualsiasi schieramento - e si ricorderà il precedente a sinistra di "Adamo ed Eva", lui sposatissimo dignitario ds, lei sindaco socialista single di Cosenza, fecero il "ribaltone", poi anche il piccolo Filippo, e il presidente della Camera spedì rose rosse. Sono cose che succedono.

Ma quando succedono al vertice, pur sempre, di un partito entrano inesorabilmente in quel mondo implicito di visioni, figure, tensioni e simboli che ha il nome di immaginario. E allora, smarrita la fede, disperse le credenze, erosi o addirittura rinnegati i riferimenti, il gran deserto progettuale via via si riempie di larussismi e santancherie autopromozionali, vacanze esotiche, tribune Vip, feste con Malgioglio, gelosie, paparazzate, squinzie, ruffiani, veline e portavoci infoiati. Con i suoi piaceri e le sue magagne, la vita nuda irrompe di prepotenza nel tepidarium di An. Sono gli effetti meno scontati della secolarizzazione nera. E un po’ viene anche da chiedersi se e quanto ha un senso istituire la fondazione "FareFuturo", quando fare un figlio, rispetto al futuro, vuol dire molto di più.

* la Repubblica, 10 novembre 2007


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