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Un’opinione sui fatti di Arezzo

Domenica di follie. Muore un giovane tifoso.

Un agente spara. Un ragazzo muore. I tifosi impazziscono. Di chi è la colpa?
lunedì 12 novembre 2007 di Mauro Diana
Dispiace. E molto. Dispiace per quel ragazzo, Gabriele, morto ammazzato in un autogrill nei pressi di Arezzo. Dispiace per l’agente che ha sparato. Dispiace osservare il ripetersi di quelle scene di ordinaria follia calcistica a cui purtroppo siamo già abituati.
La ragione però spinge sempre ad indagare le cause di questi fatti. Non si spiegano, infatti, i motivi che spingano un gruppo di ragazzi ad innescare lo sfottò al di fuori degli stadi. Si va allo stadio per tifare, e quello è il (...)

In risposta a:

> Domenica di follie. Muore un giovane tifoso.

lunedì 12 novembre 2007
Credo che purtroppo il calcio a causa degli enormi movimenti di denaro e pubblicita’ che mettono in moto , non sia piu’ da considerarsi uno sport .E’ uno spettacolo che a volte innesca momenti di violenza voluta e cercata , che puo servire per scricare impulsi repressi ma puo’ essere pericolosissimo . La "psicanalisi di massa " di Freud insegna che il cervello va in vacanza quando comanda un cervello collettivo.Credo che tutto il mondo del calcio debba prendere una pausa e rinascere con nuove regole e nuovi significati

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