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Europa. Italia...

CONTRO L’OMOFOBIA UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE DELL’ARCIGAY IL 4 e 5 DICEMBRE

Iniziative e sit-in in tutte le città italiane
sabato 1 dicembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] "Dopo le manifestazioni del 16 giugno del Roma Pride e del 24 novembre contro la violenza sulle donne - afferma l’Arcigay, nell’annunciare la mobilitazione - è a nostro avviso urgente esprimere nei territori la nostra determinazione perché siano
assunti provvedimenti e politiche che contrastino realmente il machismo criminale, gli omicidi e le violenze contro le donne e le persone lgbt" [...]
ARCIGAY. IL 4 e 5 DICEMBRE MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA
Iniziative e sit-in (...)

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> CONTRO L’OMOFOBIA UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE DELL’ARCIGAY IL 4 e 5 DICEMBRE ---- in piazza contro il Vaticano: appoggia le peggiori dittature.

domenica 7 dicembre 2008

Gay in piazza contro il Vaticano: appoggia le peggiori dittature *

Sono scesi in piazza per protestare contro le dichiarazioni del Vaticano che non ha firmato i documento dell’Onu in cui si chiedeva agli 80 paesi che ancora considerano l’omosessualità un reato, di depenalizzarlo. Sono i gay, trans, lesbiche e bisessuali italiani che non ci stanno ad essere considerati dei criminali. A capitanarli, c’è l’ex deputato di Rifondazione Comunista Vladimir Luxuria: porta il cappio al collo, per ricordare tutte quelle persone che, a causa del proprio orientamento sessuale, vengono uccise e torturate. «Il Vaticano - spiegano gli organizzatori del sit-in - non firmando il documento che la Francia ha proposto all’Onu per chiedere la depenalizzazione dell’omosessualità, di fatto sostiene gli oltre 80 paesi del mondo che perseguitano gli omosessuali, in 9 dei quali è prevista la pena di morte».

Alla manifestazione, promossa dalle associazioni Certi Diritti, Arcigay e Arcilesbica, hanno aderito Radicali Italiani e, tra le altre, le associazioni lgbt Mario Mieli, DjGayProject, GayLib, Libellula, Rosa Arcobaleno, oltre alle Associazioni Luca Coscioni e Nessuno Tocchi Caino. In piazza c’è anche l’ex deputato socialista Franco Grillino: «Con il rifiuto di sottoscrivere la mozione europea all’Onu - dice - il Vaticano getta la maschera del suo presunto buonismo schierandosi con le peggiori dittature islamiche comprese quelle dove governi islamo-fascisti comminano la pena di morte agli omosessuali: Iran, Mauritania, Sudan, Emirati arabi uniti, Yemen, Arabia Saudita, Nigeria».

Secondo Luxuria, quella del Vaticano contro i gay è una vera e propria crociata: «Ormai hanno un’ossessione di odio nei nostri confronti da rimanerne accecati - dice - non c’è nulla di evangelico nè di cristiano contro la depenalizzazione gay e la difesa della vita - conclude - non può essere fatta solo per gli embrioni o per Eluana Englaro».

* l’Unità, 06 Dic 2008


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