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Giornata Mondiale contro l’Hiv/Aids

PRESERVATIVO. NON «CONDOM», NON «PRECAUZIONE». "SALUTE SALVI". SU YOU TUBE, IN TUTTE LE LINGUE. La parola entra a tutti gli effetti nel vocabolario istituzionale con lo spot del Ministero della Salute 2008 - a cura di pfls

martedì 4 dicembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Il video spagnolo che compare su YouTube ha vinto il Primo Premio Cinema giovane 2007 ed è stato il miglior spot al V festival di cortometraggi "Cinema e Salute". E anche in questo caso il preservativo fuori di metafora è il miglior attore protagonista in un cast di ragazzi giovanissimi. Lui, il giovane innamorato attraversa la città come un eroe dei fumetti per portare alla bella che lo aspetta un regalo vitale. Un preservativo che «protegge il loro presente e salva il loro futuro» (...)

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> PRESERVATIVO. ---- Lancet contro il Papa sul no al preservativo: «Manipola la scienza». Rilievi alla posizione di Ratzinger anche da parte del primate cattolico del Belgio - in Italia si fa finta di niente.

sabato 28 marzo 2009


-  Gli scienziati di Lancet sfidano il papa
-  La rivista inglese attacca Benedetto XVI per le parole contro il preservativo nella lotta all’Aids

-  Rilievi alla posizione di Ratzinger anche da parte del primate cattolico del Belgio
-  "Chi pronuncia una falsa affermazione scientifica ha l’obbligo di ritrattarla"
(la Repubblica, 28.03.2009)

Papa Ratzinger ancora nel mirino di scienziati, politici e, persino, di qualche cardinale per le sue critiche all’uso del preservativo per fermare l’Aids. Contro la posizione del pontefice si è espressa una delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo, l’inglese Lancet, che chiede a Ratzinger di «rettificare» quanto sostenuto, perché «ha pubblicamente distorto le prove scientifiche per promuovere la dottrina cattolica sul tema».

«Non è chiaro», scrive la rivista, «se l’errore del Papa sia dovuto a ignoranza o se sia un deliberato tentativo di manipolare la scienza per appoggiare l’ideologia cattolica». Di certo il pontefice «ha detto ai giornalisti che la lotta contro la malattia è un problema che non può essere superato con la distribuzione dei preservativi. I condom, al contrario, possono peggiorare la situazione». Con quest’ultima affermazione, sostiene la rivista, «il papa ha distorto l’evidenza scientifica». È noto infatti che il preservativo «è l’unico e il più efficace fra gli strumenti disponibili per ridurre la trasmissione per via sessuale dell’Hiv».

Nel mezzo della bufera scatenata da queste affermazioni, prosegue Lancet, «il Vaticano ha tentato di moderare le parole del papa, che sul sito web della Santa Sede sono diventate "c’è il rischio che il condom possa esacerbare il problema". Ma quando un personaggio influente fa una falsa affermazione scientifica che potrebbe avere conseguenze devastanti per la salute di milioni di persone, questi dovrebbe ritrattare o correggere la linea».

In difesa delle parole del pontefice si schiera l’associazione cattolica "Scienza e Vita": «Anche con l’editoriale di Lancet ancora una volta ci troviamo di fronte ad una palese forma di disinformazione», controbatte il portavoce Domenico Delle Foglie, «perché non si è voluto capire che il Papa in realtà ha detto che l’Aids non si combatte solo con il condom, ma prima di tutto con la formazione e l’educazione, come è successo in Uganda, che ha ottenuto importanti successi contro l’Aids promuovendo castità, monogamia e, in ultimo, anche il condom. Il Papa non è uno scienziato, è il pastore cattolico che parla ai cattolici».

In difesa di Ratzinger anche il vescovo di Orleans, monsignor Andrè Fort, secondo il quale «tutti gli scienziati sanno che il virus dell’Aids è infinitamente più piccolo di uno spermatozoo. Questo significa che il preservativo non garantisce al 100 per cento». Contro questa tesi è intervenuto il direttore dell’Agenzia nazionale di ricerca sull’Aids, Jean-Francois Delfraissy, che si è detto «scandalizzato da questa presa di posizione completamente falsa».

Non meno dure le critiche che arrivano dal Belgio, dove sei deputati hanno proposto al governo il richiamo dell’ambasciatore belga presso la Santa Sede. E una sorprendente critica giunge anche dal primate cattolico del Belgio, il cardinale Godfried Danneels, a parere del quale il Papa sull’uso del preservativo e Aids «non è stato diplomatico». Il porporato ha dichiarato di essere «convinto che con i preservativi non risolve il problema dell’Aids. Ma il Papa avrebbe fatto meglio a non dirlo perché ci sono occasioni in cui l’uso del condom è l’unico modo per salvare una vita».


Gilberto Corbellini, storico della medicina

La Chiesa manipola la scienza ma in Italia si fa finta di niente*

«La denuncia di Lancet? Totalmente condivisibile. Solo in Italia nessuno ha il coraggio di dire questa elementare verità», sostiene Gilberto Corbellini, professore di Storia della medicina e Bioetica all’Università La Sapienza di Roma.

Condivide l’accusa sulla manipolazione?

«È dall’evo segnato da Camillo Ruini che le gerarchie ecclesiastiche manipolano sistematicamente la scienza. Il disprezzo per le prove scientifiche era già evidente nel dibattito intorno alla legge 40 sulla fecondazione artificiale. Anche le recenti posizioni espresse sul "fine vita" tradiscono una manifesta volontà di piegare la medicina alla dottrina cattolica. Ma in Italia anche le tesi più antiscientifiche riescono a passare. Nel nostro paese, culturalmente arretrato e affetto da un congenito analfabetismo scientifico, non ci sono più argini».

La colpisce l’attacco di Lancet?

«Non è la prima volta che una rivista scientifica di peso critichi la Chiesa. Anche Science contestò il pontefice a proposito della dottrina degli embrioni. Ora l’accusa di Lancet assume toni molto severi, a ragione: la manipolazione scientifica sull’Aids può avere gravissime conseguenze».

* la Repubblica, 28.03.2009


Lancet contro il Papa sul no al preservativo

«Manipola la scienza»

di Bruno Bartoloni (Corriere della Sera, 28.03.2009)

ROMA - Lancet, una delle più prestigiose riviste scientifiche del mondo, attacca pesantemente Benedetto XVI per la sua dichiarazione sui preservativi nel corso del recente viaggio in Camerun ed in Angola. Il Papa, afferma in un editoriale, «ha pubblicamente distorto le prove scientifiche per promuovere la dottrina cattolica sul tema». Ed ancora: «Non è chiaro se l’errore del Papa sia dovuto ad ignoranza o se sia un deliberato tentativo di manipolare la scienza». Secondo The Lancet, «quando qualsiasi personaggio influente, che sia una personalità religiosa o politica, fa una falsa affermazione scientifica che potrebbe risultare devastante per la salute di milioni di persone, questi dovrebbe ritrattare o correggere». E commenta così: «Qualsiasi cosa di meno di questo da parte di papa Benedetto sarebbe un immenso disservizio per la salute pubblica, inclusa quella di molte migliaia di cattolici che lavorano senza posa per cercare di prevenire la diffusione dell’Hiv nel mondo».

La Bbc, che ha diffuso con molta evidenza l’editoriale della rivista, lo giudica «di una virulenza senza precedenti». Padre Lombardi, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha replicato che «non c’è nulla da aggiungere» a quanto è andato ripetendo su questo argomento da più di una settimana.

«Si è detto di tutto e di più - ha commentato -. Non mi sembra che si possa dire altro». A sostegno del Papa è intervenuto il vescovo d’Orleans, monsignor André Fort, con considerazioni dal sapore scientifico: «Sapete benissimo e tutti gli scienziati lo sanno: il virus dell’Aids è infinitamente più piccolo di uno spermatozoo. Questa è la prova del fatto che il condom non è una garanzia al cento per cento contro l’Aids». Per il presule francese sui pacchetti di profilattici si dovrebbe scrivere «affidabilità incerta», proprio come sui pacchetti di sigarette è scritto «pericolo».

Il capo dell’agenzia nazionale per la ricerca sull’Aids, Jean François Delfraisey, l’ha immediatamente smentito ai microfoni di Radio France: «Il condom è fondamentale per bloccare il virus dell’Aids: è un dato acquisito e dimostrato». Sempre a difesa del Papa, ma in modo più cauto del vescovo d’Oltralpe, un alto prelato vaticano rimasto anonimo, ha affermato che «è quasi un’ovvietà che il preservativo può fare da barriera al virus, seppure non al cento per cento, ma il punto è che l’illusione di un facile antidoto può incoraggiare comportamenti sociali che sono invece alla base della pandemia».


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