Il Parlamento di Bruxelles protesta contro le parole di Benedetto XVI sul preservativo
Scende in campo l’Osservatore romano: "Rispettate l’autorità religiosa"
Aids, Belgio contro Santa Sede
"Il Papa sbaglia". "E’ libero di parlare" *
ROMA - Non accenna a placarsi la polemica accesa dopo le parole pronunciate dal Papa sulla lotta all’Aids. Alle critiche sollevate dallla Francia e dalla Germania, si unisce il Belgio che ieri ha votato in Parlamento una mozione in cui giudica "inaccettabili" le dichiarazioni sull’uso del preservativo fatte da Benedetto XVI durante il recente viaggio in Africa, quando aveva detto che "l’epidemia di Aids non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi, aumentano i problemi".
A grande maggioranza - 95 voti a favore, contrari solo i nazionalisti fiamminghi e i parlamentari di estrema destra - la Camera ha approvato il documento di protesta dopo quattro ore di dibattito. "Non spetta al Papa - ha detto il premier Herman Van Rompuy - mettere in dubbio le politiche della sanità pubblica, che godono di unanime sostegno e ogni giorno salvano delle vite".
Giudizi che hanno provocato una levata di scudi in Vaticano e tra i vescovi del Belgio. L’Osservatore romano e il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi, si dicono "stupiti" per la presa di posizione della Camera dei deputati belga e richiamano i parlamentari affinché portino rispetto verso "un’autoriotà religiosa alla quale fanno riferimento oltre un miliardo di persone in tutto il mondo".
"In ogni paese democratico - spiega padre Lombardi - appare ovvia la libertà del Santo Padre e della Chiesa cattolica di esprimere le proprie posizioni. Viene anche da domandarsi se le posizioni del Santo Padre siano state considerate con sufficiente attenzione e serietà, o piuttosto attraverso il filtro non obiettivo ed equilibrato di echi nei media occidentali".
* la Repubblica, 3 aprile 2009
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