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"Deus caritas est" (Benedetto XVI). Il magistero di Dio-Mammona, un "van-gelo" umano, troppo umano - senza grazia ("charitas") e a caro-prezzo (= caritas)!!!

"SPE SALVI". NELLA SPERANZA DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA SIAMO STATI SALVATI. MA DA CHE?! DA DUEMILA E SETTE ANNI TUTTA L’UMANITA’ STA ANCORA ATTORNO ALLA PISCINA COSTRUITA E GESTITA DAL VATICANO AD ASPETTARE LA DISCESA DELL’ANGELO.

giovedì 6 dicembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
DIO E’ AMORE
DEUS CHARITAS EST
GESU’: L’AMORE SALVA *
2 V’è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici,
3 sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
4 [Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l’acqua; il primo ad entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto.]
5 Si trovava là un uomo che da trentotto anni era malato.
6 (...)

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> "SPE SALVI". NELLA SPERANZA DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA SIAMO STATI SALVATI. MA DA CHE?! --- Non leggo più i documenti di chi vive in palazzi dove la ricchezza ed il potere trasuda da ogni pietra, dove il pasto quotidiano non è un problema, dove non ci sono gli affanni per arrivare alla fine del mese, dove i soldi non mancano mai, anzi c’è ne sono tanti da poterli usare anche per speculazioni finanziarie nei paradisi fiscali, dove schiere di servitori sono pronti a soddisfare ogni capriccio, dove non si vive la sofferenza che vivono alcuni miliardi di esseri umani nel mondo.

mercoledì 12 marzo 2008

Ansa» 2008-03-12 20:31

PAPA, SARA’ ’CARITAS IN VERITATE’ LA SUA NUOVA ENCICLICA

(di Nina Fabrizio)

"Caritas in veritate": sarà questo il titolo della prossima enciclica di Benedetto XVI, la terza del suo pontificato, dedicata ai temi sociali. Attesa già prima della precedente enciclica del Papa, la "Spe Salvi", l’enciclica sociale era stata momentaneamente accantonata da Ratzinger in favore di quella sulla Speranza. Ora, dopo essere stata rivista dai diversi dicasteri che hanno collaborato alla sua elaborazione, la "Caritas in veritate" (in italiano "Carità" o "Amore nella verità") è pronta per essere pubblicata anche se sulla data c’é ancora incertezza. Avrebbe dovuto essere il primo maggio, festa di San Giuseppe Lavoratore, ma potrebbe slittare a causa del tempo necessario per le traduzioni.

La lettera del Papa sarà diffusa infatti per la prima volta fin dall’inizio anche in cinese, per la volontà di Benedetto XVI di far arrivare il suo messaggio anche ai cattolici di Pechino, e forse in arabo. L’atteso documento papale, che sarà diviso in quattro capitoli, nella sua parte iniziale sarà celebrativo di altre due precedenti encicliche. La "Populorum progressio", del 1967, di papa Paolo VI, di cui sono stati celebrati i quaranta anni dalla pubblicazione, e la "Sollicitudo rei socialis", di Giovanni Paolo II, pubblicata invece nel 1987, che Ratzinger ha voluto richiamare, ritenendo anch’essa un fondamentale riferimento sui temi sociali. Nelle parti successive viene sviluppato il tema di quanto sia stata profetica la "Populorum progressio", ma il documento di Benedetto XVI esprime soprattutto la visione della Chiesa rispetto ai cambiamenti sociali che sono avvenuti a partire proprio dai tempi dell’enciclica montiniana.

L’analisi di Ratzinger riguarderà quindi i problemi posti dal processo di globalizzazione e la necessità di un umanesimo che concili lo sviluppo sociale ed economico con il rispetto dovuto alla persona umana e con un giusto rapporto tra le categorie sociali, attenuando le eccessive disparità tra ricchi e poveri. Povertà, pace, cooperazione internazionale, disarmo, guerre su fonti energetiche e ambiente, globalizzazione, divario digitale, microcredito: sono tutti temi che verranno toccati nel documento, piuttosto corposo, che potrebbe ancora subire qualche correzione dell’ultima ora da parte di Benedetto XVI. La pubblicazione di una terza enciclica a così breve distanza dalle precedenti è fatto piuttosto eccezionale che testimonia quanto i temi sociali siano cari a Benedetto XVI e a tutta la Chiesa cattolica. Una enciclica sociale, infatti, era già stata oggetto della discussione delle riunioni del collegio cardinalizio durante la sede vacante, prima del conclave che ha eletto Joseph Ratzinger e sul tema c’era stata anche, più volte, l’attenzione di Wojtyla che lo riteneva prioritario per la Chiesa del futuro.


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