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Pianeta Terra. UmaNA SOLIDARIETA’ .....

"UMUDUFU". UN CALENDARIO PER UN PROGETTO. UNA MENSA, PER I BAMBINI DI KIVUMU IN RWANDA. UN’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO.

sabato 8 dicembre 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] I proventi della vendita finiranno interamente per la costruzione e per la gestione del progetto “mensa” per i bambini più bisognosi che frequentano questa scuola (un dato su tutti: su 1615 alunni,
336 non mangiano MAI durante la pausa tra la mattina e il pomeriggio perché troppo poveri o malati...) Il nostro intento è di dare da mangiare a più bambini bisognosi possibile, per farli crescere al meglio e far si che migliorino il loro rendimento scolastico (compromesso (...)

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> "UMUDUFU". UN CALENDARIO PER UN PROGETTO. UNA MENSA, PER I BAMBINI DI KIVUMU IN RWANDA. --- MEMORIA. Addio a Pierantonio Costa, da console in Ruanda salvò migliaia dal genocidio (di M. Fraschini Koffi).

giovedì 7 gennaio 2021

Lutto.

Addio a Pierantonio Costa, da console in Ruanda salvò migliaia dal genocidio

«Ho solo risposto alla mia coscienza», diceva l’imprenditore spentosi nei giorni scorsi a 81 anni, quando veniva interpellato sul suo ruolo durante il genocidio ruandese del 1994

di Matteo Fraschini Koffi, Dakar (Avvenire, giovedì 7 gennaio 2021)

      • [Foto] Pierantonio Costa, ex console onorario del Ruanda

«Ho solo risposto alla mia coscienza». Era questa la risposta più frequente di Pierantonio Costa, spentosi nei giorni scorsi a 81 anni, quando veniva interpellato sul suo ruolo durante il genocidio ruandese nel 1994. Oltre duemila le persone che è stato in grado di salvare. «Riusciva a creare dei corridori umanitari attraverso cui ha fatto fuggire verso il vicino Burundi centinaia di persone, straniere e locali - ha scritto Collins Mwai sul quotidiano ruandese New Times -. Oltre 300 bambini sono stati salvati grazie alla sua opera».

Abile imprenditore e console onorario nella capitale ruandese, Kigali, trasformatosi durante le violenze in nobile umanitario suo malgrado. Eroe per caso nella follia generale di quei 90 giorni di morte.

Una rara combinazione che gli ha valso la candidatura per il Premio Nobel per la pace nel 2011. Per «l’angelo italiano del Ruanda» ricordato nel «Giardino dei giusti del mondo” a Milano e Padova. "È stato un uomo molto buono - ha detto Bruno Puggia, attuale console onorario italiano in Ruanda -. Ha fatto molto sia per la comunità ruandese sia per quella italiana».


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