Inviare un messaggio

In risposta a:
W o ITALY. Per un urgente necessario ed epocale ri-orientamento politico-teologico....

La Costituzione della Repubblica Italiana e la "santa alleanza" delle "costituzioni parallele" e della gerarchia cattolico-romana. Una nota di Stefano Rodotà

mercoledì 2 gennaio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Nel linguaggio di troppi politici i riferimenti alle encicliche papali hanno sostituito quelli agli articoli della Costituzione. Nelle parole di altri si rispecchiano una regressione culturale, una corsa alle risposte congiunturali, più che una matura riflessione sui principi che devono guidare l’azione politica. Ci si allontana dal passato senza la lungimiranza di chi sa cogliere il futuro [...]
Che cosa resta della nostra Costituzione
di Stefano Rodotà (la Repubblica, 02 gennaio (...)

In risposta a:

> La Costituzione della Repubblica Italiana e la "santa alleanza" delle "costituzioni parallele" e della gerarchia cattolico-romana. ... POLTIGLIA ALL’ITALIANA (di Valentino Parlato).

giovedì 3 gennaio 2008

Poltiglia all’italiana

di Valentino Parlato (il manifesto, 02.01.2008)

Il messaggio di fine d’anno del Presidente della Repubblica è, da tempo, un rituale confortante. E questo vale anche per il discorso di Giorgio Napolitano, il primo presidente della Repubblica che si è formato nel Pci. Questa volta, però, il messaggio presidenziale era stato anticipato dal 41º Rapporto del Censis, che insisteva sulla poltiglia italiana, soprattutto politica e istituzionale. Giorgio Napolitano ignora il Censis, quasi a dire che de minimis non vale occuparsene.

Certo il discorso del Presidente mette al primo posto gli operai uccisi alla Thissen. È assolutamente positivo, anche se sarebbe stato difficile tacerne. Tuttavia, visto che siamo ai 60 anni della Costituzione sarebbe stato utile che avesse citato un passo dell’art. 36 della Costituzione che recita: «L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recar danno alla sicurezza, alle libertà, alla dignità umana». Dove la sicurezza viene prima della dignità e della libertà. E così anche a proposito del salario. L’art. 36 della Costituzione dice che «Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa». Sottolineo «libera e dignitosa».

Queste cose il Presidente avrebbe dovuto dire e sottolineare, mentre non era (a mio avviso) affatto necessario citare gli Usa come «il nostro maggiore e storico alleato» e neppure il «sincero augurio» a Benedetto XVI.

Il punto è, torno al Rapporto del Censis, che sarebbe autolesionista ignorare che il nostro paese è messo male e peggio ancora sta il suo mondo politico del quale il Presidente sottolinea che «Vi sto parlando poco». Certo il Presidente della Repubblica ha ragione di non voler entrare nelle dispute della «casta», tuttavia una sua critica allo stato di cose esistente sarebbe stata molto utile. Viene quasi nostalgia delle intemerate di Sandro Pertini.

Per concludere e dichiarandomi largamente d’accordo con la diagnosi del Censis, sarebbe stato più utile a noi italiani un messaggio un po’ più preoccupato e meno confortante. Siamo, soprattutto nel campo della politica istituzionale, nella «poltiglia». Ignorare - pur con tutte le migliori intenzioni - questa verità non aiuta, anzi aggrava il male.

La democrazia è malata, e non solo in Italia e, pertanto, bisogna avere il coraggio e l’onestà intellettuale di dichiararlo. L’Italia - ci dice Napolitano - deve esigere di più da se stessa, ma proprio perché non stiamo messi bene. E questo dobbiamo avere il coraggio di dichiararlo. Anche nel messaggio di fine d’anno del Presidente della Repubblica.

È da troppo tempo che ci confortiamo con il «nostro patrimonio storico-artistico e culturale». Bisognerebbe parlare di più «di quel che accade nella sfera della politica e delle istituzioni», anche tenendo a mente quel che ci ha detto il Censis.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: