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L’Italia, i "Sette Colli", lo scempio del "territorio", le "Camere" sgarrupate ... e la camorra

CAMPANIA: NAPOLI E L’EMERGENZA RIFIUTI. LA PESTE E IL FUTURO GIA’ COMPROMESSO. L’atto di accusa di Roberto Saviano - a cura di pfls

domenica 6 gennaio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Non è affatto la camorra ad aver innescato quest’emergenza. La camorra non ha piacere in creare emergenze, la camorra non ne ha bisogno, i suoi interessi e guadagni sui rifiuti come su tutto il resto li fa sempre, li fa comunque, col sole e con la pioggia, con l’emergenza e con l’apparente normalità, quando segue meglio i propri interessi e nessuno si interessa del suo territorio, quando il resto del paese gli affida i propri veleni per un costo imbattibile e crede di potersene lavare (...)

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> CAMPANIA: NAPOLI E L’EMERGENZA RIFIUTI. LA PESTE E IL FUTURO GIA’ COMPROMESSO. ---- Prodi: "Un’emergenza che mette in gioco il Paese".

sabato 5 gennaio 2008


-  Il premier assicura: "Il governo si assume tutte le proprie responsabilità"
-  Poi l’annuncio: "Da lunedì le prime riunioni per risolvere il problema per sempre"

-  Rifiuti, Prodi: "Un’emergenza
-  che mette in gioco il Paese"

Di Pietro insieme all’opposizione chiede le dimissioni del governatore Bassolino *

BOLOGNA - "Il governo si assume tutte le proprie responsabilità riguardo a questa emergenza perché sta mettendo in gioco il Paese. Tutti ci osservano e non voglio che l’Italia dia questa immagine negativa". Così il presidente del Consiglio Romano Prodi ha commentato l’emergenza rifiuti in Campania.

"In secondo luogo - ha aggiunto il capo dell’esecutivo - è una tragedia per tutti i cittadini della Campania. Quindi abbiamo già cominciato a lavorare insieme: lunedì mattina comincio le riunioni con i ministri e poi si agisce. Mi appello alla solidarietà e al lavoro comune di tutte le forze istituzionali della Campania e a tutti i cittadini ma è un’emergenza che dobbiamo vincere rapidamente".

Il premier ritiene che per risolvere la questione, oltre all’emergenza, "dobbiamo affrontare il problema per sempre. Dobbiamo offrire una capacità di lavorazione dei rifiuti che sia superiore all’offerta che viene prodotta in Campania, altrimenti non si normalizzerà mai la situazione".

Le parole rassicuranti di Prodi nascondono però una situazione politica in crescente subbuglio, con l’opposizione e pezzi di maggioranza che invocano le dimissioni del presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. Tra i più duri Pier Ferdinando Casini: "Chiedo e mi aspetto - afferma l’ex presidente della Camera - le dimissioni di Bassolino, personalità non banale e sicuramente in imbarazzo in questo momento, che dovrebbe avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità e di dimettersi.

"Il governo - rincara il leghista Roberto Calderoli - ha esercitato i poteri sostitutivi commissariando per lungo tempo la gestione dei rifiuti in Campania. Non avendo prodotto effetto tale commissariamento, ed è bene ricordare che a lungo uno di questi commissari è stato proprio Antonio Bassolino, e a fronte della resistenza da parte dello stesso Bassolino agli inviti che arrivano sia dalla maggioranza che dall’opposizione a dimettersi, il presidente della Repubblica può, con proprio decreto, secondo le procedure stabilite dall’articolo 126 della Costituzione, procedere allo scioglimento del consiglio regionale della Campania".

Maurizio Gasparri estende il suo attacco al ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio. "Il Parlamento - chiede l’esponente di An - affronti subito l’emergenza chiedendo ai sensi della Costituzione il commissariamento di Regione e Comune. I responsabili di questa barbarie vanno allontanati subito dalla stanza dei bottoni. Anche il ministro campano dell’Ambiente se ne deve andare subito con Bassolino. Questa gente ci ha umiliato di fronte all’Europa che ci punirà per questa ecocatastrofe".

Critiche, quelle al governatore della Campania, condivise da Antonio Di Pietro. "Bassolino farebbe bene a dimettersi", dice il ministro delle Infratsrutture annunciando l’uscita dell’Italia dei Valori dalla giunta regionale.

* la Repubblica, 5 gennaio 2008.


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