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EU-ROPA. ITALIA. La Legge dei nostri "Padri" e delle nostre "Madri" è la COSTITUZIONE

VISITA DEL PAPA ALL’UNIVERSITA’ DI ROMA. REVOCARE L’INVITO!!! BASTA CON GLI INCIUCI E LA CECITA’. LA "SAPIENZA" NON E’ LA CASA NE’ DI "MAMMASANTISSIMA" NE’ DI "BONIFACIO VIII" - di Federico La Sala

"già in novembre avevo rivolto al rettore della Sapienza una lettera aperta, nella quale esponevo le ragioni della mia indignazione per un invito a tenere una lectio magistralis che mi appariva del tutto inappropriata " (Marcello Cini)
giovedì 17 gennaio 2008 di Maria Paola Falchinelli


COSTITUZIONE ITALIANA E CHIESA CATTOLICO-ROMANA.
Per un ri-orientamento teologico-politico e antropologico!!!
di Federico La Sala (Libertà - quotidiano di Piacenza, 08.06.2006, p. 35)
Il 60° anniversario della nascita della Repubblica italiana e dell’Assemblea Costituente, l’Avvenire (il giornale dei vescovi della Chiesa cattolico-romana) lo ha commentato con un “editoriale” di Giuseppe Anzani, titolato (molto (...)

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> VISITA DEL PAPA ALL’UNIVERSITA’ DI ROMA. REVOCARE L’INVITO!!! BASTA CON GLI INCIUCI E LA CECITA’. LA "SAPIENZA" NON E’ LA CASA DI "MAMMASANTISSIMA"!!! - ... Tra musica, sberleffi e assemblee la Sapienza aspetta il Pontefice (di Bei e Liguori).

martedì 15 gennaio 2008


-  L’ateneo si mobilita, spuntano i tazebao in molte facoltà
-  Ma gli studenti sono divisi, il fastidio dei giovani del Pd

-  Tra musica, sberleffi e assemblee
-  la Sapienza aspetta il Pontefice

di FRANCESCO BEI e ANNA MARIA LIGUORI *

ROMA - La contestazione giovedì ci sarà e forte, anzi è già iniziata. Ma, per fortuna, a Papa Ratzinger non verrà riservato il trattamento "Lama", il ’77 sembra lontano più dei trent’anni che sono passati e alle bandiere logore di Mao gli studenti preferiscono quelle di Galileo e Giordano Bruno. È il vecchio spirito goliardico, semmai, a soffiare di nuovo tra i viali della cittadella mussoliniana. Ieri mattina qualcuno, scambiando la Minerva per la statua di Pasquino, ci ha attaccato un manifesto con su scritto "Il sapere non ha bisogno né di padri, né di preti". Fuori da Geologia sventola un lenzuolo che proclama "la scienza è laica". Ormai i tazebao anti-Papa, dentro e fuori l’ateneo spuntano a decine, come quello alzato su piazzale Aldo Moro: "Fra Giordano è bruciato, Galileo ha abiurato, noi resisteremo contro il papato".

E dunque preparatevi alla "Frocessione per i diritti negati", lanciata dal sito www. psicolettivo. org, con "studenti vestiti da frociati" che raggiungeranno San Lorenzo in concomitanza con la visita del Papa. Tra pranzi sociali "anticlericali", proiezioni di documentari sulla legge 40, dibattiti su "evoluzionismo e creazionismo", assedi sonori al Papa a base di musica reggae, la "settimana anticlericale" ha iniziato da ieri ad animare un po’ tutte le facoltà. La rivolta ha il suo primo motore nel collettivo di Fisica (come fisici sono i docenti che hanno scritto al rettore Renato Guarini per chiedere che "l’incongruo evento" della visita papale venga annullato), ma via via il comitato organizzatore delle proteste si è allargato ad Action, Cobas, Facciamo Breccia, collettivi femministi e di altre facoltà, Movimento transessuali.

"La mattina presto, prima dell’arrivo di Ratzinger - annunciano i ragazzi - sbattezzeremo la città universitaria bagnando con vin santo la cappella universitaria. E, durante l’assedio sonoro, travestiremo la statua della Minerva, simbolo del sapere libero e laico".

Questa faccenda della Minerva è altamente simbolica, almeno per chi ha dimestichezza con la Sapienza. Prima di sostenere un esame, dice la leggenda universitaria, soffermarsi di fronte la colossale statua della dea porta una sfortuna nera. Eppure proprio la Minerva, sfidando la jella, è diventata il simbolo della rivolta anticlericale: lì sotto si raduneranno giovedì centinaia di studenti per protestare contro l’arrivo del Papa, in quella che vuole essere - promettono dalla rete per l’Autoformazione - "una vera e propria lotta contro l’ingerenza del Pontefice nelle istituzioni italiane".

Si raduneranno o, meglio, proveranno a radunarsi. Perché il magnifico rettore non ha concesso l’autorizzazione per il sit-in nelle ore in cui il Papa si troverà in Aula Magna e il piazzale antistante il Rettorato - per la prima volta dopo 15 anni - sarà di nuovo presidiato da poliziotti in tenuta antisommossa.

Alle iniziative "No-Vat" sono stati invitati anche i docenti che hanno firmato la lettera al Rettore, in una inedita saldatura tra studenti e professori che alla Sapienza non si vedeva da decenni. Mercoledì, ad esempio, all’assemblea di Fisica che preparerà la manifestazione del 17, interverranno alcuni dei 67 fisici firmatari dell’appello a Guarini. "Come fisico - spiega Giorgio Parisi - non ho apprezzato le dichiarazioni fatte da questo Papa sulla scienza, ho trovato in esse un arretramento rispetto alla posizione del suo predecessore, Giovanni Paolo II".

Un altro dei firmatari, Carlo Cosmelli, si dice d’accordo sul confronto con la Chiesa, ma in un’altra sede: "Non siamo contrari al dialogo con il Pontefice, ma non riteniamo opportuno che sia stato invitato all’inaugurazione dell’anno accademico di un’università statale".

Non tutti gli studenti, ovvio, gradiscono quest’accoglienza al Papa. E non solo quelli cattolici o della destra, pronti a difendere Ratzinger. Anche i ragazzi vicini al Pd (oltretutto giovedì alla cerimonia interverrà Walter Veltroni, finito anche lui nel mirino dei ribelli) vivono la contestazione con fastidio. "Per poter criticare - dice Lorenza Falcone di Sinistra Universitaria - bisogna prima ascoltare. Non si può semplicisticamente azzittire chi non la pensa come noi".

Insomma, anche nella cittadella disegnata da Piacentini, la sinistra trova il modo di dividersi sulla laicità: Veltroni e Mussi dentro l’aula magna con il Papa, gli studenti "No-Vat" fuori con gli altoparlanti accesi, a sentire la contro "lectio magistralis" di Andrea Rivera.

* la Repubblica, 15 gennaio 2008.


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