IL CICLONE GIUDIZIARIO - DECAPITATO L’UDEUR
Interim per la Giustizia a Prodi
Mastella conferma le dimissioni
La decisione di lasciare confermata
in mattinata. Alle 14,30 il premier
parla alla Camera, alle 17 al Senato
ROMA Clemente Mastella avrebbe confermato le sue dimissioni da ministro della Giustizia e il presidente del Consiglio Romano Prodi sarebbe pronto ad assumere l’Interim della Giustizia.
È quanto avrebbe reso noto il capogruppo del Pd alla Camera, Antonello Soro, durante la conferenza dei capigruppo di maggioranza che si è tenuta a Montecitorio prima della riunione di tutti i capigruppo della Camera.
Il premier in Aula Il presidente del Consiglio Romano Prodi sarà in Aula alla Camera alle 14.30 per riferire sulle dimissioni del ministro della Giustizia, Clemente Mastella. È quanto ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Precedentemente questa mattina si è svolta una capigruppo di maggioranza dove, a quanto si apprende, sono state confermate le dimissioni di Clemente Mastella e dunque il premier in Aula potrebbe già annunciare che assume l’interim sulla Giustizia.
La rabbia dell’Anm Intanto l’Associazione nazionale magistrati torna a denunciare il discorso con cui il Guardasigilli ha annunciato le sue dimissioni. I magistrati esprimono «rispetto» per le «doverose dimisssioni» del ministro della Giustizia, ma definiscono le sue parole e quelle di altri «esponenti politici di molti partiti», pronunciate ieri nell’aula di Montecitorio, sono una «aggressione» alla magistratura che «non si giustifica in alcun modo». I vertici del "sindacato delle toghe" ricordano che, proprio «le dichiarazioni rese davanti al Parlamento, e altre rese oggi da esponenti politici di molti partiti, ancora una volta portano fuori dalle aule di giustizia il dibattito sul merito dei provvedimenti giudiziari con modalità espressive e di aggressione alla magistratura che alterano gli equilibri tra i poteri dello Stato e non si giustificano in alcun modo, specie se provenienti dal Ministro della Giustizia: esistono già le sedi per contestare e impugnare i provvedimenti giudiziari, secondo procedure previste dalla legge in modo uguale per tutti».
«Dal ministro un’aggressione ingiustificata, recuperare il rispetto dei ruoli» «Non ci interessano difese corporative - sostengono i leader dell’Anm - ma rileviamo che ancora una volta la politica si accorge della giustizia quando degli amministratori pubblici sono interessati da accuse di reato: non si riscontra il medesimo interesse quando si tratta di coprire gli organici, dotare gli uffici giudiziari di personale amministrativo e di beni strumentali, incrementare le forze di polizia, rendere più celere ed efficiente la giustizia nell`interesse dei cittadini». L’Anm sottolinea anche «l`enorme gravità della diffusione pubblica della notizia del provvedimento con ore di anticipo rispetto alla sua esecuzione, con danno per l`efficacia della misura non meno che per la riservatezza delle persone coinvolte. Le responsabilità del fatto dovranno essere accertate e sanzionate con la massima celerità». Infine, i vertici dell’Anm assicurano che continueranno a «richiamarsi al monito del capo dello Stato al recupero del senso del limite e del rispetto dei ruoli tra le istituzioni e proseguirà il proprio impegno affinché responsabilità ed equilibrio siano assicurati da parte di tutti».
Perquisita la redazione dell’Apcom I carabinieri sono stati inviati nella notte nella sede di Apcom a Roma. I militari dell’Arma sono arrivati in redazione poco prima di mezzanotte per acquisire elementi utili all’indagine su mandato della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L’indagine dei carabinieri nella sede di Roma è terminata alle 2. I militari dell’Arma hanno interrogato i giornalisti coinvolti nel servizio ed eseguito una perquisizione. Il giornalista autore del servizio è stato convocato per questa mattina negli uffici del procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Il popolo dell’Udeur in piazza Il popolo dell’Udeur intanto scende in piazza per manifestare solidarietà al leader. «Tutti insieme per urlare il nostro sdegno»: è questo lo slogan che caratterizzerà il corteo di protesta del partito che si radunerà questa mattina alle ore 11 davanti la Prefettura di Benevento. La manifestazione di protesta precederà di un’ora la conferenza stampa del leader del partito Clemente Mastella, convocata presso l’Hotel President di Benevento.
* La Stampa, 17/1/2008 (8:41)