PSICOANALISI E RELIGIONE: FREUD O JUNG? (EDWARD GLOVER, 1967).
Una nota a margine del lavoro "archeologico" in progress sull’#Hamlet di #Shakespeare da parte di Paul Adrian Fried, sul tema "Carl Jung, la via di Damasco di Saulo e la follia di Amleto" del 03 dicembre 2024
Assumendo il "#paradigma" di "#Damasco" (di san Paolo, Saulo di Tarso), la cultura europea (lasciando fuori non a caso #GiordanoBruno nell’epoca di Elisabetta I e #Shakespaeare e lo stesso #Freud rifugiato a #Londra) è stata segnata dalla #cecità, indotta dalla "#luce abbagliante" e dalla "#caduta", condivisa più da Jung (1933) e meno da Freud (1929), e, alla fine, senza troppe #differenze, è rimasta ancora ferma a #Tarso, a due passi dalla #Aleppo di "ieri" e di "oggi"!
Non è ora di cambiare rotta e registro e rifare un altro "#presepe" (https://www.leparoleelecose.it/?p=50421#comment-489123 ) e portarsi oltre il tragico cosmoteandrico paradigma paolino: "Diventate miei imitatori [gr.: mimetaí mou gínesthe], come io lo sono di Cristo. Vi lodo perché in ogni cosa vi ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho trasmesse. Voglio però che sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo [gr. ἀνήρ, ἀνδρός «uomo»], e capo di Cristo è Dio" (1 Cor. 11, 1-3)?!