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MEMORIA DELLA LIBERTA’. La Sapienza costituzionale dei nostri "Padri e delle nostre "Madri" .....

ITALIA. RAVENNA: SI E’ SPENTO A 92 ANNI ARRIGO BOLDRINI, IL "COMANDANTE BULOW", IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANPI, UN UOMO DI PACE. La lezione di una vita generosissima: "Noi abbiamo combattuto per quelli che c’erano, per quelli che non c’erano e anche per chi era contro...".

La camera ardente sarà allestita a partire dalle ore 9 di domani nella sala preconsiliare del Municipio di Ravenna mentre le esequie si svolgeranno giovedì alle 15 in piazza del Popolo di Ravenna.
mercoledì 23 gennaio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] era nato nella città romagnola il 6 settembre 1915. Da tempo viveva in un centro gestito da un amico sacerdote.
Il 4 dicembre 1944 i partigiani di Boldrini, comandante della 28/a Brigata Garibaldi ’Mario Gordini’, e i reparti alleati dell’VIII Armata britannica liberarono Ravenna con un’offensiva combinata. Esattamente due mesi dopo ’Bulow’ fu decorato con la medaglia d’oro al valor militare, con una grande manifestazione pubblica nella piazza di Ravenna, dal generale Richard (...)

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> ITALIA. RAVENNA: SI E’ SPENTO A 92 ANNI ARRIGO BOLDRINI, IL "COMANDANTE BULOW", IL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’ANPI, UN UOMO DI PACE. La lezione di una vita generosissima: "Noi abbiamo combattuto per quelli che c’erano, per quelli che non c’erano e anche per chi era contro...".

mercoledì 23 gennaio 2008
Il nome di "Bulow" l’ho sentito risuonare nelle orecchie fin da piccolo, la mia è stata una famiglia di partigiani poi tutti iscritti al PCI. Quando poi da ragazzo giovanissimo ho incominciato a frequentare la politica che è una passione che ancora dura, ho imparato chi fosse quella figura di Partigiano e di dirigente politico comunista, il suo impegno vero e non retorico per la libertà dei popoli da ogni tipo di oppressione e sfruttamento. L’ho poi conosciuto ad un congresso dell’ ANPI a Bologna. Era anziano nel corpo ma non negli occhi e ascoltava tutti gli interventi e scriveva. Ascoltava e scriveva come gesto non rituale ma di grande rispetto per tutti. Apparteneva a quella scuola del "rispetto" e della moralità di cui oggi non v’è più traccia se non in minima parte, ma di cui proprio per questo se ne avverte la mancanza e l’urgenza al tempo stesso di un suo ripristino. Il migliore ricordo di te caro Arrigo è lavorare perchè il significato della Resistenza viva nella pratica quotidiana come lotta per affermare, ognuno di noi con gli altri, il diritto ad esistere con dignità del proprio lavoro e nella pace. Mauro Bonafede- ANPI PIANORO- BO-

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