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EUROPA. Memoria della Libertà e della Liberazione ...

ELEZIONI. PARTITI E "LOGO": "FORZA ITALIA" HA FATTO "SCUOLA AL CENTRO". E’ NATO UN "NUOVO" PARTITO: "LA ROSA BIANCA" DI BACCINI, PEZZOTTA E TABACCI. In Italia, però, esiste già un’associazione prestigiosa che si chiama Rosa Bianca. Contro l’appropriazione del Nome, la Voce di Fiore esprime la sua massima solidarietà all’Associazione - a cura di pfls

Nome che si ispira, come è noto, alla memoria della Weisse Rose tedesca, il gruppo di studenti oppositori del nazismo, e condannati a morte dal Fuhrer.
martedì 12 febbraio 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] Ad animare la battaglia per la tutela del nome, nella sua versione italiana, è la presidente dell’associazione, Grazia Villa. Che per sostenere le ragioni sue e del gruppo che rappresenta sta organizzando campagne via mail, e iniziative di protesta varie. "In qualità di presidente della Rosa Bianca - ha scritto - associazione di cultura e formazione politica, esistente e operante in Italia dai primi anni Ottanta, apprendo con vivo stupore la notizia dell’utilizzo del nome per la (...)

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> Contro l’appropriazione del Nome ... Non siamo arrivati ai 190 simboli, il record delle elezioni del 2005, ma sono comunque 177, contro i 170 del 2006, al termine ultimo per la presentazione, domenica pomeriggio alle 16 (di Pasquale Colizzi).

lunedì 3 marzo 2008

Sulla scheda anche "No monnezza" e "Io non voto"

di Pasquale Colizzi *

Mirella Cece, fondatrice di un partito monarchico dalla dicitura chilometrica che si richiama al Sacro Romano Impero, ha trascorso dieci giorni davanti al Ministero degli Interni per essere la prima a consegnare il simbolo del suo movimento.

Dal 19 al 29 febbraio, quando le hanno aperto le porte dell’Ufficio per il deposito del contrassegno, ha riposato in macchina e usato la toilette del bar di fronte. E distribuito i bigliettini come al supermercato man mano che dietro di lei la fila si allungava: «Sono arrivata a 50, poi ho lasciato il blocchetto a quelli dopo».

Alla fine il logo con le scritte in latino e tre sue foto (l’unica a metterci “la faccia” tra quelli presenti) si è conquistato la terza postazione sul grande tabellone allestito al Viminale per rendere pubblici i simboli dei partiti che concorreranno alle elezioni di aprile. Ha lasciato passare gli amici “Grilli” di Torino, primi e secondi con “Lista del Grillo Parlante” e “Grillo Presidente”. Che il comico genovese c’entri qualcosa è improbabile.

Sicuramente è il più “citato”: almeno sei liste lo richiamano, addirittura tre fra i primi sei registrati. C’è un indice un po’ minaccioso nel logo “Amici di Beppe Grillo” e pure un “Forza Grillo”.

Le stranezze non mancano, anche perché il panorama di nomi e disegni è ampio. Non siamo arrivati ai 190 simboli, il record delle elezioni del 2005, ma sono comunque 177, contro i 170 del 2006, al termine ultimo per la presentazione, domenica pomeriggio alle 16.

I piantoni che presidiano l’ingresso del Viminale ancora ricordano Giuliano Ferrara seduto sugli ampi gradoni antistanti in attesa di depositare la sua lista Pro-life, finita poi accanto al simbolo del Sole che ride.

Altri, più impazienti, si sono finti giornalisti o hanno millantato appuntamenti inesistenti. Tutti rispediti alla porta. Un imprenditore è arrivato da Treviso in auto - «C’erano tre aeroporti chiusi per nebbia» - per depositare uno dei tanti loghi che giocano sugli equivoci: il suo si chiama “Il Partito delle libertà”, un altro “Il Partito della Libertà” ed entrambi si richiamano al “Popolo della Libertà” di Berlusconi.

Quanto al simbolo di Forza Italia, è finito a una posizione di distanza da quello dell’Unione di Centro di Casini. In attesa di sapere se ci sarà anche uno “scudo rosato”, come ironizza qualcuno rispetto all’accordo tra Udc e Rosa bianca.

E se di scudi crociati per ora ce ne sono quattro, ci stanno anche sette simboli con falce e martello e anche il simbolo dei Ds. Lo ha depositato Antonio Corvasce, capogruppo consiliare Ds di Barletta, insieme a pochi transfughi dal progetto veltroniano.

PD e Italia dei Valori stanno appaiati e a poca distanza spunta il PDD, il “Partito democratico donne”, registrato da Stefania Ariosto, il teste Omega che tanto fece infuriare Previti. Altro nome noto Emanuele Filiberto, che si presenta solo nelle circoscrizioni estere con “Valori e futuro”.

E in mezzo a decine di movimenti federalisti o indipendentisti del Nord, della Sardegna e del Sud, spuntano i soliti animali. Tra quelli ancora disponibili, dopo asinelli ed elefantini, ci sta la lista col cane “Il Veltro” e quella del “Delfino”, oltre ad un cavallo bianco, i gabbiani di Di Pietro e un logo molto simile che si chiama “Le Ali”.

Richiederebbero delle spiegazioni la lista “100%” e quella del “Nucleo Tremmista” (per la meritocrazia), mentre è una dichiarazione di resa quella del partito fondato dal dr. Cirillo: gli “Impotenti esistenziali”. Sembra in balia delle onde la zattera del Ppl, il partito del “Pane pace lavoro”.

Pronti ad azioni clamorose, tutte in rima, i “Giovani Poeti d’azione” mentre stupisce per quanto è triste il sito del “Partito internettiano”, che vuole rendere “internet patrimonio dell’umanità”. Anche il logo non scherza: una @ sopra una W.

Quattro i movimenti nati “contro”: quello del no all’aborto di Ferrara, quello “No ai Pacs”, la lista “No Mondezza” e quella, tranchant e un po’ paradossale, che recita: “Io non voto”.

* l’Unità, Pubblicato il: 01.03.08, Modificato il: 03.03.08 alle ore 10.08


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