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Attacco a Cuffaro: «Perché la presenza di certi candidati?»
Famiglia Cristiana critica l’Udc di Casini
E lui promette: «Faremo la Costituente»
Il settimanale cattolico contro l’accordo Udc-Rosa Bianca: era meglio soggetto nuovo: occasione sciupata
ROMA - «"Coatti" al centro, pasticci nel Pd e anarchia dei valori nel Pdl»: non usa mezzi termini, neanche questa settimana, l’editoriale di prima pagina di Famiglia Cristiana. A finire nel mirino del settimanale cattolico è questa volta il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. Il titolo, dai toni assai duri, è accompagnato da una dichiarazione ancora più incisiva: «Cattolici col bollino ma senza coraggio». «Di fronte all’unica forza che afferma espressamente la sua ispirazione cristiana - scrive Famiglia Cristiana - ci saremmo aspettati qualcosa di diverso e più innovativo, per allontanare il dubbio di una buona occasione (forse l’ultima?) sciupata malamente. Ci saremmo aspettati, da Casini soprattutto, un gesto di coraggio in più, che avrebbe dato a questo tentativo un profilo più alto e più credibile».
«RISPONDEREMO CON LA COSTITUENTE» - La replica del numero dell’Udc non si è fatta attendere: «Condivido il giudizio di Famiglia Cristiana - ha detto Casini -. È ovvio - ha aggiunto - che un processo politico che si realizza in una settimana non può essere perfetto. Siamo consapevoli dei limiti di questo accordo, ma la risposta a Famiglia Cristiana arriverà con la costituente di centro che nascerà con le elezioni politiche».
CONTRO CUFFARO - L’editoriale di Paolini prende di mira in particolar modo l’alleanza Udc-Rosa Bianca. «Avremmo preferito - si legge - un soggetto totalmente nuovo e non l’assemblaggio di due simboli, in modo da collocarsi definitivamente al di fuori delle ambiguità di un passato non sempre lineare (perché i voti e le presenze di certi candidati, tipo Cuffaro?)».
«CI ASPETTIAMO MAGGIORANZE TRASVERSALI» - «Famiglia Cristiana ha messo in guardia contro il "pasticcio veltroniano in salsa pannelliana" e contro l’"anarchia dei valori berlusconiana". Ora, poiché i cattolici sono presenti in ogni schieramento - prosegue - da parte nostra e in coerenza con il Concilio, ribadiamo la libertà di scelta dei cattolici, purché ovunque la loro presenza sia significativa e non "mortificata". Sulle questioni che veramente contano, in particolare sui temi eticamente sensibili, ci aspettiamo unità e maggioranze trasversali». Click here to find out more!
L’ESPERIMENTO DEL CENTRO - «L’esperimento del Centro di ispirazione cristiana, di per sé, non è né nuovo né originale. Ci avevano già provato Martinazzoli con il suo Ppi nel 1994 e Sergio D’Antoni con Andreotti nel 2001. L`insuccesso era stato determinato dalla legge elettorale maggioritaria che non dava chance ad alcun tentativo isolato». Ed ecco una critica al sistema elettorale: «Nei mesi scorsi, Berlusconi e Veltroni - scrive il settimanale cattolico - hanno affossato qualsiasi possibilità di introdurre in Italia il sistema elettorale tedesco, per non avere fra i piedi una forza di interposizione che stava nascendo su iniziativa di Savino Pezzotta e del mondo cattolico del Family Day. Ma ciò che era stato negato rifiutando il sistema elettorale tedesco è rinato con la decisione di Veltroni (seguito a ruota da Berlusconi) di correre da solo (da soli?), che ha sfoltito il sistema politico, dando vita a quattro blocchi esattamente come in Germania. Il Centro ora c’è - conclude Famiglia Cristiana - e ridefinisce le posizioni politiche. Si può discutere a lungo se ciò sia l’effetto di una scelta "obbligata" e non spontanea di un Casini che, a differenza della decisione libera e forte di Tabacci e Pezzotta, è stato costretto a smarcarsi dal Centrodestra. Sia come sia, ora il Centro esiste e bisogna farci i conti».
* Corriere della Sera, 11 marzo 2008