Inviare un messaggio

In risposta a:
Lavoro

L’ultimo atto dell’insofferenza per la disoccupazione a San Giovanni in Fiore: esplosa la rabbia nell’aula consiliare. Emiliano Morrone fornisce un quadro generale per la comprensione d’un problema sociale che si aggrava, nell’altopiano silano

Giuliano Compagno: "Non possono esserci, a San Giovanni in Fiore, solo rappresentanti e rappresentati". L’insediamento mafioso è alle porte
martedì 25 ottobre 2005 di Emiliano Morrone
Lo scorso giovedì, durante una riunione dei capigruppo consiliari del Comune di San Giovanni in Fiore, un folto novero di disoccupati, gli stessi dei moti per il lavoro del febbraio 2004, s’è introdotto in municipio e, con azione di rabbia, ha divelto i banchi dell’aula del consiglio e le sedie, frantumandone anche alcuni vetri d’una parete laterale e ammaccando le porte d’ingresso. La ragione, difficile, comunque, da ricostruire, starebbe nella notizia, precedente alla pubblicazione di (...)

In risposta a:

> L’ultimo atto dell’insofferenza per la disoccupazione a San Giovanni in Fiore: esplosa la rabbia nell’aula consiliare. Emiliano Morrone fornisce un quadro generale per la comprensione d’un problema sociale che si aggrava, nell’altopiano silano

martedì 25 ottobre 2005

Ho letto attentamente l’articolo di E. Morrone. Ciò che si evince da notizie di questo genere è una riflessione attenta sulle reali cause di ripetute "esplosioni di rabbia" da parte dei molti disoccupati. Premetto che, a mio avviso, ogni manifestazione di rabbia debba essere contenuta nell’area della legalità e del buon senso comune, anche quando il livello di esasperazione è elevato, onde evitare che, oltrepassata quell’area, tali manifestazioni possano sortire l’effetto contrario a quello sperato. Ma ritorniamo al problema di cui in articolo. Dove ricercare le cause di tanta rabbia? La prima domanda che si pone chiunque si accinga a riflettere sulla "vexata quaestio" in maniera seria è: le miriadi di promesse sulla risoluzione, parziale o totale, dello stato di disoccupazione in capo a moltissime persone, hanno un riscontro realistico nel panorama delle possibili soluzioni? E’ giusto alimentare aspettative che possono risultare, per tutta una serie di motivi, disattese? Ecco, io penso che, con atto di estrema umiltà, molti degli amministratori dovrebbero porsele tali domande. Per ciò che concerne il problema/pericolo di un insediamento della criminalità organizzata nella nostra zona, ho sempre pensato che il terreno fertile, l’humus in cui può crescere e sviluppare la criminalità è da ricercare in quelle sacche di popolazione disperata, disoccupata e disillusa dalle amministrazioni locali e non, di qualsiasi schieramento politico esse siano. Questa è la realtà. Assurda, inconcepibile, ma è la relatà. Ergo...

Cordiali Saluti.


Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Titolo:

Testo del messaggio:
(Per creare dei paragrafi separati, lascia semplicemente delle linee vuote)

Link ipertestuale (opzionale)
(Se il tuo messaggio si riferisce ad un articolo pubblicato sul Web o ad una pagina contenente maggiori informazioni, indica di seguito il titolo della pagina ed il suo indirizzo URL.)
Titolo:

URL:

Chi sei? (opzionale)
Nome (o pseudonimo):

Indirizzo email: