Ansa» 2009-01-28 18:05
RABBINATO DI ISRAELE, PAROLE DEL PAPA PASSO AVANTI
GERUSALEMME - Il rabbinato di Israele ha accolto le parole odierne di papa Benedetto XVI sulla Shoah come "un grande passo in avanti per la soluzione della questione" sollevata dalla recente revoca della scomunica nei confronti del vescovo lefevbriano negazionista Richard Williamson. Lo ha detto all’ANSA il direttore generale del Rabbinato Oded Wiener secondo il quale si tratta di "una dichiarazione molto importante per noi e per il mondo intero".
Le parole pronunciate da Benedetto XVI durante l’udienza generale sulla Shoah sono state "molto chiare" e "utili per chiarire le incomprensioni sorte nei giorni scorsi". E’ quanto afferma all’ANSA l’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede Mordechay Lewy, che aggiunge di aver molto apprezzato l’intervento del Pontefice. Secondo Lewy le parole del Papa sono molto utili e "chiunque le abbia lette o ascoltate comprende ora perfettamente da che parte la chiesa stia".
Inoltre fanno capire che per il Papa si deve procedere sulla via del dialogo nel futuro. Rispetto al vescovo lefebvriano, Richard Williamson, protagonista di una recente intervista televisiva in cui ha negato l’esistenza delle camere a gas e ha ridotto il numero di morti degli ebrei per opera dei nazisti a 300 mila, Lewy afferma di non voler "personalizzare" la questione. "Sarebbe sbagliato - aggiunge il diplomatico - dare a questa persona una posizione tale da influenzare ogni volta le relazioni tra Israele e la Santa Sede". A proposito della visita di Benedetto XVI in Israele prevista a maggio secondo indiscrezioni di stampa ma ancora mai annunciata ufficialmente dalla Santa Sede, l’ambasciatore israeliano sottolinea: "Ci stiamo lavorando tutto il tempo e quanto accaduto in questi giorni non ha inciso sui preparativi della sua visita. Il Papa è benvenuto in Israele in qualunque momento".
SHOAH: PAPA, SOLIDARIETA’ AD EBREI, NO A NEGAZIONISMO
Il Papa ha espresso oggi la sua indiscutibile "solidarietà" ai fratelli ebrei ed ha detto che la shoah rimane un monito contro ogni oblio e negazionismo. "Mentre rinnovo con affetto l’espressione della mia piena e indiscutibile solidarietà con i nostri fratelli destinatari della prima alleanza, auspico che la memoria della Shoah induca l’umanità a riflettere sulla imprevedibile potenza del male quando conquista il cuore dell’uomo", ha detto Benedetto XVI al termine dell’udienza generale oggi in Vaticano. "La shoah - - ha proseguito - sia monito contro l’oblio, la negazione o il riduzionismo, perché la violenza fatta contro un solo essere umano è violenza contro tutti". "La shoah - ha proseguito il Papa - insegni specialmente sia alle vecchie sia alle nuove generazioni che solo il faticoso cammino dell’ascolto e del dialogo, dell’amore e del perdono conduca i popoli, le culture e le religioni del mondo all’auspicato traguardo della fraternità e della pace nella verità. Mai più la violenza umili la dignità dell’uomo", ha esclamato. Benedetto XVI ha ricordato come, in questi giorni in cui ricordiamo la Shoah, gli tornino alla memoria le immagini raccolte nelle sue ripetute visite as Auschwitz, "uno dei lager - ha detto - nei quali si è consumato l’eccidio efferato di milioni di ebrei, vittime innocenti di un cieco odio razziale e religioso".
VATICANO A RABBINATO, CONTINUI DIALOGO
CITTA’ DEL VATICANO - Il Vaticano ha espresso l’auspicio che, anche alla luce delle parole dette oggi dal Papa in solidarieta’ agli ebrei e contro il negazionismo della Shoah, il dialogo con il Rabbinato di Israele possa continuare. Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha voluto dare un’immediata risposta alla minaccia di rottura delle relazioni con il Vaticano trapelata da fonti del Rabbinato di Israele. "Le parole del Papa,nelle diverse occasioni in cui già i passato si è espresso, e che oggi sono state pronunciate ancora una volta sul tema della Shoah, dovrebbero essere più che sufficienti per rispondere alle attese di chi esprime dubbi sulla posizione del Papa e dela Chiesa cattolica sull’argomento", ha detto padre Lombardi ai giornalisti. "Ci auguriamo, quindi, che, anche alla luce di esse, le difficoltà presentate dal Rabbinato d’Israele possano essere oggetto di ulteriore e più approfondita riflessione, il dialogo con la Commissione per i rapporti con l’ebraismo del Consiglio per l’Unità dei cristiani, in modo che il dialogo della Chiesa cattolica con l’ebraismo possa continuare con frutto e serenità".