Perquisita l’abitazione, che si trova in provincia di Rieti
La procura valuta se ipotizzare il reato di odio razziale
Identificato l’autore del blog
con la lista nera dei prof ebrei
ROMA - La polizia postale ha identificato l’autore del blog con la lista dei nomi di 162 docenti universitari additati come appartenenti ad una lobby ebraica. L’uomo risiede in provincia di Rieti e la sua abitazione è stata perquisita insieme ad un locale romano che l’uomo visita saltuariamente. Secondo le prime informazioni disponibili, l’autore del blog sarebbe già stato coinvolto in analoghe vicende riguardanti l’immissione di dati in rete.
Prima di identificare l’uomo, la polizia postale aveva identificato il luogo da cui era stato diffuso l’elenco dei docenti. Il nome dell’uomo sarà iscritto nei prossimi giorni nel registro degli indagati della procura di Roma per ipotesi di reato di violazione della privacy e diffamazione. Uno dei docenti citati nella lista ha sporto querela, passo necessario per avviare la procedura per diffamazione. La procura di Roma deve valutare pure se la pubblicazione della lista nera possa configurare il reato di istigazione all’odio razziale.
Nella black list ci sono i nomi di docenti ebrei con cattedre in tutta Italia e non solo a La Sapienza, definita nel blog "un’istituzione pubblica statale strumentalizzata da una minoranza etnica ideologizzata culturalmente e politicamente solidale a una entità politica extranazionale come Israele". Un delirio firmato "H5N1", sigla del virus dell’aviaria.
"Non è la prima volta che su internet vengono scritti nomi e cognomi di cittadini ebrei. La rete è ormai il veicolo principale per la diffusione dell’odio antisemita", denuncia Alessandro Ruben, presidente dell’Antidefamation League in Italia. "E’ un inaccettabile atto di intolleranza" per il rettore de La Sapienza, Renato Guarini. Che denuncia: "L’antisemitismo e ogni forma di discriminazione razziale e culturale è in antitesi con valori e missione dell’ateneo". E il ministro dell’Università Fabio Mussi, annuncia che il dicastero si costituirà parte civile contro gli autori della lista.
* la Repubblica, 11 febbraio 2008