IL PAESE DELLA CORRUZIONE
di don Aldo Antonelli
"Il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo, saranno eliminati quanti tramano iniquità, quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla". Mentre leggevo queste parole da sogno, il sogno di Dio che dovrebbe essere il nostro sogno, sentivo l’eco di un altro, diverso grido d’allarme che mi ripiombava nel girone infernale di questa Italia schienata. Dal giornale di stamane apprendo che noi italiani siamo al sessantanovesimo posto nella graduatoria di 182 Paesi per corruzzione, quartultimi in Europa, appena prima dei Greci, dei Rumeni e dei Bulgari!
In compenso abbiamo un territorio disseminato di chiese e conventi, santuari e monasteri.
Siamo pieni di preti e di monache. Abbiamo monsignori e cardinali ed anche il Papa.
E la maggior parte dei santi sono tutti italiani. E meniamo il vanto di "radici cristiane"!
Donde quindi tanta feccia?
Premier corrotti e corruttori, parlamentari ladri e profittatori, amministratori collusi quando non mafiosi.
Preti pedofili e monache maniache. Ciellini affaristi e cattolici razzisti.
Qualcosa non quadra.
O Dio è diventato cieco o noi siamo diventati sordi!
Aldo