TRA LA FESTA, IL RITO E IL SILENZIO SCEGLIAMO LA LOTTA!!!
Nel tran-tran quotidiano di un sabato pomeriggio, nel bel mezzo dell’affollato mercato di viale Papiniano a Milano si è presentata un’oca molto inkazzata per rendere pubblica/far sentire la sua voce/ la sua ribellione//la sua protesta contro i continui attacchi alla sua libertà e autodeterminazione da parte di chiesa/istituzioni/ politici/ mariti/ famiglie/forze dell’ordine. L’oca incazzata voleva anche confrontarsi, riconoscersi e allearsi con le "sue simili".
Si è allestito in piazza un grande gioco dell’oka inkazzata, un gioco nel quale con ironia (ma fino a un certo punto...) si sono rappresentati gli infiniti ostacoli che ogni donna incontra nei diversi momenti della sua vita (dalla scuola al lavoro, dalla chiesa alla famiglia), le violenze, i soprusi e le vessazioni che troppo spesso siamo costrette a subire, le strategie di sopravvivenza quotidiana che ognuna mette in campo per riuscire a tenere insieme tutti i pezzi, la potenza del collegarsi alle altre. Ne è uscito un momento di fortissima vicinanza e scambio tra donne che venivano dai contesti più diversi: giovani e meno giovani, studentesse, donne rom, mamme coi figli, singole donne incuriosite, gruppi di diverse aree politiche, lesbiche, lavoratrici,.... Percorsi e vissuti diversi che si intrecciano, si riconoscono e si uniscono nel denunciare e nel reagire insieme con allegria e determinazione, ai continui attacchi alla libertà e all’autodeterminazione delle donne attraverso gli strumenti più diversi autodifesa/campagna Obiettiamo gli Obiettori/azione diretta.....
Ma, come detto, oltre ad essere ironica e giocosa, l’oka è anche molto incazzata e ha voluto ricordare l’ennesimo episodio di violenza sul lavoro, avvenuto la settimana scorsa proprio nell’Esselunga di viale Papiniano e portare la sua solidarietà a Giovanna e ai lavoratori/rici dell’esselunga, e invitare i milanesi a boikottare la catena.
L’oka incazzata ha quindi raggiunto il presidio che si stava svolgendo davanti al punto vendita e insieme a circa 300 persone si è trasferita all’interno del supermercato e ha partecipato ad un’iniziativa spontanea che si è svolta tra carrelli della spesa e casse (casse che la direzione aveva provveduto a sguarnire di tutto il personale femminile), fra l’imbarazzo di dirigenti e guardie varie, con musica e balli, slogans e inviti a boicottare il supermercato, e ha di fatto paralizzato l’attività del super per circa due ore.
PER OGNI CASSIERA PICCHIATA E OFFESA SIAMO TUTTE PARTE LESA.
collettivo femminista maistat@zitt@
collettivo ri/belle
Il link alle foto
http://lombardia.indymedia.org//?q=node/4288
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Autodifesa della vita: obiettiamo gli obiettori!
http://www.vieneprimalagallina.org/campagna.html