La provocatoria istanza dell’avvocato di due esponenti del clan dei Casalesi
Duro articolo dello scrittore sul "Time": i partiti non si occupano del crimine
Saviano, in aula minacce dai boss
"Influenza i giudici, no al processo"
Solidarietà dal mondo politico. La reazione di Bertinotti, Iervolino, Carfagna
Veltroni: "Sapranno continuare nella denuncia" *
NAPOLI - La camorra sferra un nuovo attacco diretto contro lo scrittore Roberto Saviano. Lo fa per vie giudiziarie. In sostanza l’avvocato di due boss del clan dei Casalesi chiede la remissione del processo perché gli articoli dell’autore di "Gomorra", nonché quelli di una giornalista del "Mattino", creano una situazione tale da condizionare il procedimento.
I due boss che hanno chiesto il trasferimento del processo a Roma sono Francesco Bidognetti, detto Cicciotto di Mezzanotte, detenuto da alcuni anni, e il latitante Antonio Iovine. Le accuse sono rivolte anche dell’ex pm della Dda di Napoli Raffaele Cantone. Tutti e tre si sono occupati delle vicende della camorra casertana e nel recente passato sono stati destinatari di minacce di chiara matrice camorristica.
La solidarietà a Saviano, alla giornalista e al magistrato da tutto il mondo politico, in particolare dal centrosinistra. Da Bertinotti a Iervolino a Veltroni, che dice: "Sapranno continuare nella loro opera di denuncia e lotta contro la camorra"
E proprio oggi Roberto Saviano torna a far sentire la sua denuncia con un lungo articolo sul settimanale statunitense "Time". Una analisi molto dura della campagna elettorale nella quale - scrive Saviano - si continua a ignorare che il problema principale del paese è il crimine organizzato o, per dirla meglio, l’economia prodotta dalle attività criminose. "Malgrado tutta la retorica della campagna elettorale sui cambiamenti e le riforme - scrive Saviano - nessuno vincerà le elezioni italiane il mese prossimo e, soprattutto, non le vinceranno i cittadini".
* la Repubblica, 14 marzo 2008.