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Europa. Letteratura medioevale ...

L’AMORE E LA PAROLA. Che cos’è l’amore, chi può amare, chi è massimamente degno di amore, come amare? Del "Gualtieri" di Andrea Cappellano (XII sec.), una recensione del prof. Federico La Sala

martedì 25 marzo 2008 di Maria Paola Falchinelli
[...] La contraddizione, quasi schizoide, del trattato di Andrea Cappellano è ancora più profonda di quanto non sembri; svela “le inquietudini di una cultura che era, insieme laica e clericale, spregiudicata e rispettosa dell’ordine sociale” (cfr. Storia e antologia della letteratura italiana, vol. I, Le origini, a cura di R. Antonelli, Firenze. La Nuova Italia, 1973, p.188) e la lacerazione che percorre la conoscenza dell’intellettuale europeo nel momento decisivo del suo (...)

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> L’AMORE E LA PAROLA. Che cos’è l’amore, chi può amare, ---- "I Papi e il sesso" di Eric Frattini (di Bruno Gambardella - I vizietti dei Papi).

domenica 22 agosto 2010

I vizietti dei Papi

di Bruno Gambardella *

Anche se ormai il tempo delle ferie volge al termine, qui, nella terra di mezzo tra Sparta e Atene ci permettiamo un’altra segnalazione per le vostre letture estive. I Papi e il sesso è scritto da uno storico spagnolo molto serio, Eric Frattini, che ha dato alle stampe un saggio sconvolgente e molto documentato, ma che si può leggere anche con spirito lieve, come se si avesse tra le mani uno di quei giornali che si trovano dal parrucchiere o sotto l’ombrellone. In questo libro sfilano secolo dopo secolo i sommi pontefici e i loro vizi davvero straordinari. Abbiamo contato almeno diciassette papi pedofili, dieci incestuosi, dieci ruffiani, nove stupratori. E poi, nonostante continue condanne dell’omosessualità, del matrimonio e del concubinato tra religiosi, decine di pontefici sposati, omosessuali, travestiti, concubinari, per non parlare dei sadici e dei masochisti, dei voyeur... Non è superfluo aggiungere che nemmeno il mangiapreti con la fantasia più fervida indovinerebbe quanti fra questi sono stati perfino canonizzati....

Qualche “assaggio” per stimolare la vostra curiosità.

Leone X (1513-1521) fu portato in lettiga alla cerimonia d’incoronazione a causa delle ulcere anali provocate dalla sodomia.

Tariffe - “L’ecclesiastico che commetta peccato carnale con suore, cugine, nipoti o figliocce oppure con una donna qualunque sia assolto se paga 67 libbre e 12 soldi di multa. Il sacerdote che svergini una fanciulla sia perdonato con 2 libbre e 8 soldi. La monaca che, dentro o fuori dal convento, si sia data a un uomo, o a più uomini, o a più uomini contemporaneamente, paghi per diventar badessa 131 libbre e 15 soldi” (Istruzioni della Taxa camarae, istituita dal Papa nel 1517).

Cullagium: imposta annuale versata dai sacerdoti che volevano tenere una concubina, estesa da Giovanni XXII ai clerici celibatari.

Martellate - Giovanni VIII (872-882) andava a letto col marito di una nobildonna genovese. I parenti di costei gli servirono perciò delle pernici avvelenate e, non essendo ancora il Papa morto al terzo giorno, entrarono nella sua camera di notte e lo finirono a martellate sul capo.

Galline - L’abate Eugenio di Brest morì d’infarto mentre copulava con una gallina.

Giovanni XII (955-963), che nutriva i suoi mille cavalli con mandorle e fichi inzuppati nel vino e morì ventiquattrenne per mano di un marito, ordinava vescovi i bambini, poi li deflorava e pervertiva. Il medesimo Giovanni XII organizzava assalti di asini e cani alle prostitute.

Cani e asini - Bisognò che Pio V (1566-1572) vietasse alle monache di tenere in convento cani e asini maschi.

Benedizioni - Benedetto IX, che fu papa a 11 anni, benediceva la sorella mentre questa s’accoppiava con altri uomini.

Banchetto - Giovanni XXII, al banchetto per le nozze della nipote, fece servire ai cento invitati quattromila porzioni di pane, cinquantacinque pecore, otto maiali, quattro cinghiali, duecento capponi, seicentonovanta polli, quaranta pivieri, trentasette anatre, cinquanta colombi, quattro cicogne, due fagiani, due pavoni, duecentonovantadue uccelletti, tre quintali di formaggio, tremila uova, duemila frutti, undici barili di vino.

Pellicce - Clemente VI, volendo celebrare la vittoria sui turchi (1347) utilizzò 1800 pellicce d’ermellino: “68 per i cappucci, 430 per un mantello papale, 310 per un manto, 150 per altri due cappucci, 30 per un cappello, 80 per un cappuccio grande e 88 per mantelli papali” (testimonianza di Francesco Petrarca).

Sotterranei - Urbano IV riunì tutte le prostitute nella cappella sotterranea di Santa Maria, pretese poi di incassare una parte degli introiti. Leone X, che aveva sistemato settemila donne in un quartiere controllato dalle truppe pontificie, esigeva poi il 40 per cento.

Sifilide sus saburre conu - Papa Alessandro VI, detto Papa Sifilide.

Donna - Un nobile tedesco, che partì per un’udienza privata con Giulio II, secondo le testimonianze dei suoi concittadini riportate dalle cronache del tempo “partì ragazzo e tornò in Germania donna fatta”.

Frattini conclude giustamente che “Nessuna religione al mondo ha mai dibattuto tanto l’intimità sessuale come il cattolicesimo e nessuna ha mai imposto altrettanto dettagliatamente i suoi codici di comportamento”. Uno psicologo recentemente scomparso, Luigi De Marchi, ha più volte dichiarato che solo menti perverse potevano fornire indicazioni tanto precise sulle pratiche sessuali che condannavano a parole, ma che in pratica dimostravano di conoscere molto, molto bene. La lettura di certi manuali per confessori può essere dunque più “stimolante” del mitico Kamasutra...

Da anticlericali impertinenti non possiamo che essere d’accordo con uomo innalzato alla gloria degli altari dalla stessa chiesa romana, San Girolamo, il quale, dimostrando di aver capito molte cose consigliava: “Una donna, che resti sola con un sacerdote, fugga dicendo che deve andar di corpo”. Parole sante...

* Il Dialogo, Domenica 22 Agosto,2010 Ore: 00:22


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