Risveglio tempestoso per il Sole: attesa per il 2013 l’apocalisse. Magnetica.
L’attività del Sole non accenna a placarsi: sono sempre più intense e violente le eruzioni registrate sulla stella madre del sistema solare. Ad affermarlo è la Nasa che teme una tempesta magnetica destinata a mandare in tilt tutti i sistemi di comunicazione satellitare *
Un lungo sonno ha caratterizzato l’esistenza del Sole negli ultimi anni. Il periodo di letargica inattività del ciclo solare (che ha una durata media di undici anni), è terminato con le prime, spettacolari eruzioni avvenute lo scorso agosto. E il risveglio presenta agli occhi degli astronomi una stella particolarmente tumultuosa ed esuberante.
Sulla superficie del Sole continuano a essere osservate eruzioni con plasma (ovvero particelle cariche elettricamente) che viene scagliato nello spazio interplanetario. Ma se l’eccezionale nube di particelle emessa dal Sole, facendo rotta sulla Terra, può creare al momento dell’impatto con la nostra atmosfera aurore di rara bellezza, le conseguenze di un’attività particolarmente vivace stanno destando non poche preoccupazioni.
Secondo un gruppo di esperti, riuniti a Washington per approfondire un rapporto della National Academy of Sciences, nel 2013 potrebbe infatti verificarsi la temuta ’’apocalisse magnetica’’, ovvero un’eruzione solare destinata a mandare in tilt tutti i sistemi di comunicazione satellitare. Scienziati sono già al lavoro per cercare di ovviare ad un possibile black-out di servizi legati alle comunicazioni militari e finanziarie, al trasporto aereo e ai Gps. La Nasa, infatti, sta utilizzando decine di satelliti, tra cui il Solar Dynamics Observatory, per studiare e scongiurare la minaccia.
La mega-eruzione solare, fenomeno scientificamente conosciuto come brillamento solare o stellare, coinciderà con una fase di intensificazione dell’energia solare. Per il 2013 è atteso il prossimo picco che, secondo gli esperti statunitensi, sprigionerà una potenza pari a 100 bombe a idrogeno e provocherà per l’economia Usa danni economici venti volte maggiori di quelli dell’uragano Katrina. Anche le autorità militari sono preoccupate: il ministro della Difesa britannico Liam Fox ha annunciato lo studio di misure per la protezione delle reti di comunicazione che potrebbero prestare il fianco all’attacco del terrorismo globale.
* VIRGILIO notizie, Pubblicato il 24/09/10 in Scienze e tecnologie