Fiaccola, le proteste si spostano negli Usa
WASHINGTON - Dopo Londra e Parigi, anche San Francisco vedrà manifestazioni di protestai per il passaggio della fiaccola di Pechino 2008. Attesi tra i protagonisti l’attore Richard Gere e l’arcivescovo anglicano sudafricano Desmond Tutu, premio Nobel per la pace. Ma già lunedi’ così come nei giorni scorsi, manifestanti contro la repressione cinese in Tibet hanno dato vita a San Francosco a gesti di protesta . Quello più eclatante è stato messo in atto da tre persone che si sono arrampicate sul Golden Gate, il celebre ponte della Baia, scegliendo il luogo più visibile per manifestare la loro protesta, i cavi di sostegno, ai quali hanno appeso due enormi striscioni: "One World, One Dream, Free Tibet" (un mondo, un sogno, Tibet libero). L’arrivo da Parigi della fiaccola per l’unica tappa in terra americana è in programma per le prime ore del pomeriggio di domani, ora locale. Decine le manifestazioni di protesta in cantiere. Le autorità temono che anche a San Francisco si ripetano gli incidenti avvenuti a Londra e a Parigi. Anche per questo il percorso che i tedofori dovranno seguire è tenuto segreto. Proteste sono avvenute già lo scorso fine settimana. La più significativa ha visto 200 ’tedofori’ partecipare alla cosiddetta Human Rights Torch Relay, una staffetta simbolica per i diritti umani. Vi ha preso parte, tra gli altri, anche John Carlos, uno dei velocisti della squadra americana che alle olimpiadi di Città del Messico nel 1968 accolse sul podio la medaglia di bronzo dei 200 metri alzando al cielo un pugno, simbolo del "potere nero" a cui in quegli anni si ispirava in Usa il movimento delle ’pantere nere’. Nella staffetta a Francisco la fiaccola sarà portata da 80 tedofori, la maggior parte dei quali sono stati sorteggiati tra gente comune. In concomitanza con l’arrivo della fiaccola da Parigi, si terrà nel centro della città, in piazza Nazioni Unite, una manifestazione per celebrare la cosiddetta "Tibetan Freedom Torch". In serata nella stessa piazza si svolgerà una fiaccolata a cui parteciperanno Richard Gere, Desmond Tutu e i leader tibetani che vivono in America. Sulle proteste contro la fiaccola olimpica di Pechino 2008 è intervenuta oggi anche Hillary Clinton, candidata alla nomination democratica per la Casa Bianca, che ha accusato l’amministrazione Bush di aver "minimizzato" la gravità degli incidenti avvenuti in Tibet e ha invitato il presidente Bush a non andare alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi a Pechino. Dopo la tappa a San Francisco la fiaccola volerà verso Buenos Aires.
IL CALENDARIO
9 aprile: San Francisco
11 aprile: Buenos Aires
13 aprile: Dar es Salaam
14 aprile: Mascate
16 aprile: Islamabad
17 aprile: Nuova Delhi
19 aprile: Bangkok
21 aprile: Kuala Lumpur
22 aprile: Giakarta
24 aprile: Canberra
26 aprile: Nagano
27 aprile: Seul
28 aprile: Pyongyang
29 aprile: Ho Chi Minh City
2 maggio: Hong Kong
3 maggio: Macao
dal 4 maggio al 7 agosto: giro in Cina (in Tibet dal 19 al 21 giugno, con tappa a Lhasa il 20)
8 agosto: arrivo nello stadio olimpico di Pechino
*Ansa» 2008-04-07 21:19