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Europa. Italia...

ELEZIONI POLITICHE: PARTITI E MAFIA. INDAGINI IN CORSO: LA ’NDRANGHETA SOLLECITATA A METTERE LE MANI SUL VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO. Articoli di Giuseppe Baldessarro e di Enrico Fierro - a cura di pfls

Marcello Dell’Utri è il parlamentare coinvolto nelle vicenda. "Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia" ha detto all’Ansa..
venerdì 11 aprile 2008 di Maria Paola Falchinelli
Aperta inchiesta a Reggio Calabria. Il senatore di Forza Italia: "Ne ho letto sui giornali"
Poi spiega di aver solo parlato una persona che voleva occuparsi del voto degli italiani all’estero
La ’ndrangheta traffica in voti
Dell’Utri: ’Nessun avviso di garanzia’
Amato: "Si tratta di materia coperta da segreto -istruttorio. Il Viminale è una casa di vetro"
di GIUSEPPE BALDESSARRO *
REGGIO CALABRIA - E’ Marcello Dell’Utri il parlamentare coinvolto nelle vicenda dell’intervento della (...)

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> ELEZIONI POLITICHE: PARTITI E MAFIA. ---- La Dda di Reggio Calabria sta conducendo un’inchiesta su presunti brogli nel voto degli italiani in America latina che sarebbero stati messi in atto dalla cosca Piromalli di Gioia Tauro. Nell’inchiesta sono coinvolti un uomo d’affari siciliano, Aldo Micciché, ed un parlamentare in carica siciliano, candidato nelle prossime elezioni di cui non si conosce l’identità, né la coalizione politica d’appartenenza (Ansa)..

venerdì 11 aprile 2008

Ansa » 2008-04-11 13:32

-  BROGLI ESTERO, DDA INDAGA
-  AMATO, VIMINALE CASA DI VETRO

REGGIO CALABRIA La Dda di Reggio Calabria sta conducendo un’inchiesta su presunti brogli nel voto degli italiani in America latina che sarebbero stati messi in atto dalla cosca Piromalli di Gioia Tauro. Nell’inchiesta sono coinvolti un uomo d’affari siciliano, Aldo Micciché, ed un parlamentare in carica siciliano, candidato nelle prossime elezioni di cui non si conosce l’identità, né la coalizione politica d’appartenenza. Il tentativo d’inquinamento del voto avrebbe mirato a condizionare l’esito della consultazione facendo risultare come votate circa 50 mila schede bianche. La notizia, pubblicata da alcuni giornali, è stata confermata dal procuratore della Repubblica facente funzioni, Francesco Scuderi, che non ha inteso, però fornire ulteriori particolari. "Il momento, visto che siamo ad appena due giorni dal voto - ha detto Scuderi - è delicatissimo, anche perché negli articoli riportati sui giornali ci sono molti dettagli che avrebbero dovuto rimanere riservati, e sarebbe irresponsabile da parte nostra in questo momento rivelare ulteriori particolari. Dopo il voto - ha aggiunto Scuderi - potremo fornire qualche notizia in più. Al momento non è il caso di dire alcunché". Nei giorni scorsi lo stesso Scuderi ed il pm della Dda Roberto Di Palma, titolare dell’inchiesta, avevano incontrato il ministro dell’Interno Giuliano Amato per informarlo sulle risultanze dell’inchiesta.

Il ministro Amato, dopo essere stato informato dell’inchiesta, aveva fatto una dichiarazione in cui aveva detto: "Mi sono arrivate segnalazioni di tentativi di brogli del voto all’estero per cui da parte nostra l’attenzione è massima". L’inchiesta da cui sarebbero emersi i brogli è partita dalle intercettazioni di colloqui tra alcuni esponenti della cosca Piromalli detenuti in cui si faceva riferimento al voto all’estero. Nei dialoghi, in particolare, si parlava di una richiesta d’interessamento da parte della cosca all’andamento e all’esito del voto. Per mettere in atto i brogli sarebbero stati mobilitati alcuni consoli onorari incaricati di verificare che si realizzasse il meccanismo di manipolazione del voto facendo risultare come votate migliaia di schede bianche. Per mettere in atto i brogli il partito del parlamentare siciliano coinvolto nell’inchiesta avrebbe stanziato duecentomila euro destinati a chi avrebbe dovuto controllare la regolarità delle operazioni elettorali. La cosca Piromalli, alla quale sarebbe collegato l’imprenditore Aldo Micciché, ha importanti collegamenti in America Latina, dove gestisce i propri affari illeciti attraverso suoi emissari che risiedono da tempo nel continente sudamericano.

AMATO: VIMINALE CASA DI VETRO

ROMA - "Ci tengo per me, per i miei precedessori e per i miei successori che non venga messa in dubbio la qualità del Viminale come casa di vetro dove si lavora secondo il principio di legalità". Lo ha detto il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, parlando delle operazioni elettorali. "Nella notte elettorale - ha spiegato Amato - il Viminale è osservatore, non ha maneggio di nulla. Ho pensato così di invitare a vivere insieme a me questa notte i miei precedessori come ministri dell’Interno, Roberto Maroni, Claudio Scajola, Giuseppe Pisanu, Enzo Bianco. Ciò - ha aggiunto - può contribuire a rassicurare gli animi".

Spesso si pensa, ha osservato il ministro, "che nella notte elettorale avvenga chissà cosa, che ci siano leve manovrando le quali si alterano i risultati elettorali. Per questo ho invitato i miei predecessori a vivere insieme a me questi momenti, mangiando un boccone insieme. Non so se tutti potranno venire, ma ciò può contribuire a rasserenare gli animi in situazioni in cui, ad esempio, come è avvenuto in passato, il ministro può essere chiamato dal presidente del Consiglio, si assenta per un’ora e si immagina chissà cosa abbia fatto"

DA REGGIO COMUNICAZIONE SU TENTATIVO BROGLI - Nei giorni scorsi "ho ricevuto una comunicazione da parte della Procura di Reggio Calabria su tentativo di broglio per il voto all’estero". Lo ha detto il ministro dell’Interno, Giuliano Amato, nel corso di una conferenza stampa al Viminale. Si tratta, ha spiegato Amato, "di materia coperta dal segreto istruttorio. Dopo aver ricevuto la notizia ho subito attivato il ministero degli Esteri che ha provveduto con particolare attenzione a garantire che quelle schede non vengano mai perse di vista". Sapere, ha aggiunto, "che ci sono persone che scambiano denaro per il voto non è mai una soddisfazione, ma le misure adottate dal ministero degli Esteri possono aver prevenuto il danno".

SUBITO TIMBRO SU SCHEDE BIANCHE - "Ho emanato una circolare in cui si raccomanda ai presidenti di seggio di timbrare subito, come previsto dal procedimento di spoglio, le schede bianche man mano che vengono estratte dall’urna". Lo ha detto il ministro dell’Interno, Giuliano Amato. "E’ - ha spiegato Amato - una cosa importante, è una delle preoccupazioni segnalate da alcune forze politiche ed è giusto eliminare ogni elemento di preoccupazione".

PIU’ RIGORE MA RISCHIO LENTEZZA RISULTATI - A causa del maggiore rigore con cui verranno eseguire le operazioni di scrutinio è possibile un ritardo nella comunicazione dei risultati elettorali. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Giuliano Amato. Quest’anno, ha ricordato Amato, "c’é stata, anche a seguito di richieste della forze politiche, particolare attenzione nell’istruire i seggi sulle regole da seguire nello scrutinio. E’ stato ribadito che le schede si trattano una ad una, evitando mucchietti. L’osservanza scrupolosa di queste regole - ha aggiunto - è possibile che comporti che i risultati arrivino con maggiore lentezza, mentre per converso la trattazione delle schede una ad una faciliterà le proiezioni". Dunque, ha sottolineato il ministro, "il rispetto più rigoroso delle regole per la trattazione delle schede quest’anno faciliterà le proiezioni, ma potrebbe aumentare il divario di tempo tra l’ultima proiezione e i risultati reali".


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