Italiani all’estero: la Procura di Roma indaga sul voto *
La procura di Roma indaga sul voto degli italiani all’estero. Il procuratore Giovanni Ferrara ha aperto un fascicolo processuale per verificare eventuali irregolarità, sulla base di un esposto arrivato da un cittadino residente in un paese europeo. Gli accertamenti puntano a stabilire se alcune schede elettorali non siano state consegnate o siano state distribuite a persone diverse dai destinatari. Il fascicolo è stato aperto con l’intestazione «atti relativi a» ed è quindi privo di ipotesi di reato e di indagati.
Sospetti arrivano però anche dal Partito Democratico. In ballo c’è la vicenda delle schede del Sud America, nella quale è stato coinvolto anche il nome di Marcello Dell’Utri, e sulla quale indaga la Procura di Reggio Calabria. Maurizio Chiocchetti, responsabile per gli italiani all’estero, non pronuncia mai la parola "brogli", mai il suo ragionamento è chiaro: le preferenze nella circoscrizione estero rispetto a due anni fa si sono spostate al massimo di 5-6 mila voti, questo è «il dato analogo che emerge un pò ovunque. Poche migliaia di voti che il pd ha perso o guadagnato a seconda delle zone». Quello che è «strano» è il risultato ottenuto dal Popolo della Libertà in Sudamerica, una «vera impennata in Venezuela e in Argentina, dove il centrodestra ha raddoppiato i voti rispetto al 2006, parliamo di 40-50 mila preferenze in più».
Nel giro di una settimana, massimo dieci giorni, secondo quanto si è appreso, si dovrebbe comunque arrivare alla proclamazione dei deputati eletti. E di fatto, in attesa dell’ufficialità, i seggi sono già assegnati. Al Senato tre al Pdl, due al Pd e uno al Movimento Associativo Italiani all’Estero. Claudio Micheloni (Pd) e Nicola Paolo Di Girolamo (Pdl) per la ripartizione Europa. Esteban Juan Caselli (Pdl) e Mirella Giai (Movimento Associativo Italiani all’Estero) per l’America Meridionale. Per l’America Settentrionale e Centrale il più votato del Pdl è Basilio Giordano. Per l’Africa, Asia, Oceania e Antartide, eletto Antonino Randazzo (Pd). Alla Camera situazione opposta, con sei seggi al Pd, quattro al Pdl, uno all’Italia dei Valori e uno al Movimento Associativo italiani all’estero.
Tutto questo in attesa che rientrino le contestazioni. Alcune migliaia di schede di Camera e Senato dal colore leggermente diverso (grigio più scuro e azzurro più intenso) rispetto alle altre provenienti dai seggi svizzeri della ripartizione estero sarebbero state segnalate in sede di scrutinio presso lo speciale seggio di Castelnuovo di Porto dai rappresentanti di diverse liste. Le schede anomale non sarebbero state quindi conteggiate con le altre e sarebbero state inviate con un plico separato alla Corte d’Appello di Roma per un’ulteriore verifica.
* * l’Unità, Pubblicato il: 16.04.08, Modificato il: 16.04.08 alle ore 18.30