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Memoria del Profeta: "Regardez Elie, vous verrez Marie" - e Giuseppe!!!

IL TERZO MILLENNIO DOPO CRISTO E’ INIZIATO, MA IN VATICANO INVECE DI AVERE FEDE E CORAGGIO DISPERANO ALLA GRANDE?!! "PAPA WOJTYLA, PAPA RATZINGER E I GAY. Una Chiesa senza speranza né futuro". Un urlo evangelico di amore e un invito allo stesso Papa a rinnovare mente e cuore di Giovanni Felice Mapelli (2005) - selezionato dal prof. Federico La Sala

"Se mi sbalio, mi coriggerete"(Karol J. Wojtyla - Giovanni Paolo II)
venerdì 20 luglio 2007 di Emiliano Morrone
[...] I gay oggi non sono che i nuovi martiri....di una nuova caccia alle streghe che durerà per qualche decennio e chè farà un bel po’ di vittime....fino a quando capiranno le teste dure del vaticano che è ora di smettere, ma solo una volta che saranno isolati da tutti e saranno da soli a dire fesserie...fin tanto che troveranno qualche incertezza negli uditori e appoggi tra le masse, persevereranno... così han fatto sempre con ogni minoranza... con le donne, con gli ebrei...ecc.
Poi ci (...)

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> IN VATICANO INVECE DI AVERE FEDE E CORAGGIO DISPERANO ALLA GRANDE ...“La santa apparenza. Un teologo gay nella Chiesa cattolica”. Il teologo cattolico David Berger racconta l’ipocrisia della chiesa tedesca.

martedì 14 dicembre 2010

“Omofobica e piena di gay”: il teologo cattolico David Berger racconta l’ipocrisia della chiesa tedesca

da: Adista - Notizie (n. 97, 18 dicembre 2010)

-  “Gran parte del clero cattolico e degli aspiranti preti in Europa e negli Stati Uniti è omosessuale”.
-  “Nella Chiesa cattolica esiste una connessione tra la sessualità repressa e l’omofobia”.
-  A pronunciare queste parole è il teologo cattolico tedesco David Berger in un libro-confessione appena uscito in Germania intitolato Der heilige Schein. Als schwuler Theologe in der katholischen Kirche (“La santa apparenza. Un teologo gay nella Chiesa cattolica”).

Nel suo libro Berger, ex professore della Pontificia Accademia San Tommaso D’Aquino a Roma ed ex direttore della rivista di punta dei cattolici conservatori in lingua tedesca Theologisches, snocciola i numeri della “grande ipocrisia” della Chiesa cattolica sul tema omosessualità. “Secondo studi empirici nella Chiesa cattolica tedesca la percentuale di religiosi gay si aggira tra il 25% e il 40%. Alcuni teologi, come Wunibald Müller, stimano che nei seminari i docenti gay siano addirittura il 50%. Negli Usa la percentuale di preti gay è stimata tra il 25 e il 50%”. Berger racconta che lui stesso, da teologo cattolico convivente con un partner, per molti anni ha dovuto subire come un incubo l’atmosfera ostile ai gay della sua Chiesa, fino a quando, nell’aprile del 2010, ha deciso di fare outing, ricevendo dopo poche settimane la lettera di licenziamento dall’Accademia pontificia. Per spiegare la propria appartenenza agli ambienti più tradizionalisti della Chiesa cattolica, da cui ora prende le distanze, ma ai quali deve la sua carriera fulminante,

Berger si richiama alla sua precocissima “fascinazione per la liturgia latina e tridentina”. “Proprio l’estetica del culto tradizionalista - spiega - esercita una particolare attrazione sui gay”, anche se d’altra parte “è tra i difensori della liturgia tridentina che si trova l’omofobia più radicale”. Alla base di questo paradosso, ha spiegato in un’intervista rilasciata al settimanale Der Spiegel, c’è un meccanismo inquietante: “La sublimazione omosessuale è una radice e un nutrimento continuo del culto della Chiesa tradizionale, ma è anche un meccanismo di resistenza all’omosessualità, che spiega l’omofobia diffusa tra gli amici del rito classico e tra gli avversari della riforma liturgica”. Sulla confessione pubblica di Berger si era già espresso il teologo morale Eberard Schockenhoff.

In un’intervista rilasciata il 26 aprile 2010 alla Frankfurter Rundschau, Schockenhoff aveva dichiarato che la confessione di Berger accende i riflettori sui “pericoli mortali della doppia morale” della Chiesa cattolica sull’omosessualità. “Ci sono ambienti gay clericali - ha affermato - dove la sessualità viene vissuta esclusivamente in luoghi anonimi e con partner sessuali occasionali, per non incorrere nei pericoli di una relazione di lungo periodo che alla lunga non può essere nascosta. Le regole della dottrina morale del cattolicesimo finiscono per promuovere sesso poligamo, anonimo (spesso anche non protetto), con tutti i rischi connessi per la salute dell’anima e del corpo”.

C’è forse un implicito riferimento anche a questa realtà - si chiedono ora i giornali tedeschi - dietro le ultime dichiarazioni del papa, laddove come esempio di eccezione giustificabile nell’utilizzo del condom questi ha parlato espressamente di “uomini che si prostituiscono”?


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