Caro emiliano,
per me il problema non è la censura o le offese/insulti (che si possono benissimo esprimere in modo apparentemente gentile, garbato, usando le proprie capacità di immaginazione, di creatività, di scrittura e di furbizia), bensì come rendere "La Voce" più "democratica" . Gli articoli del Prof. non possono rappresentare che una richezza, come affermi tu, ma nel contesto di un dialogo aperto, di una dialettica costruttiva, che probabilmente porterebbe a una via mediana, lontana dai determinati "fondamentalismi".
Non posso accettare di appartenere ad una Testata della quale non condivido le sue posizioni etiche e morali . Non mi sento di appartenere a quella cultura sinistroide che ha fatto tanto male al Paese e che è stata sconfitta nelle recenti elezioni.
Continuerò a leggere, e a volte a rispondere a qualche vostro articolo o intervento. Il tempo purtroppo è tiranno e non mi permette di fare di più, come vorrei...
Sicuro della tua comprensione, ti saluto con affetto.
biagio