ma, fatemi capire. io non sono libera di suicidarmi? la mia morte deve essere necessariamente strumentalizzata in nome del bene comune o della patria o dei valori o della preghiera? la mia morte deve per forza avere senso? ciò che non ha senso deve avere significato? bisogna sottoporre all’analisi logica pure la morte? ne vogliamo fare un indice semiotico?
qua le cose sono due:
o si scende nel particolare, e se ne assumono tutte le responsabilità del caso, denunciando chi è da denunciare (nel caso in cui un ragazzo suicida avesse subito ostruzionismo o ostracismo di qualsiasi tipo, cosa che può diventare un problema per persone nella medesima situazione)
oppure si rispetta un gesto, un evento propriamente detto, senza farne vessillo
dei propri insuccessi
delle proprie mortificazioni
della propria depressione
Se San Giovanni in Fiore si vuole mobilitare per migliorare il suo tessuto sociale, lo faccia a prescindere da chi muore e da chi non muore. Senza creare martiri e santi.
Saluti,
Giulia