Segreto di Stato, da maggio si aprono gli archivi *
È stato firmato il decreto sul segreto di Stato, si farà nuova luce su molte delle stragi degli anni di Piombo. «Non riguarda esplicitamente il caso Moro, riguarda tutti i segreti di Stato che abbiano superato i trent’anni». Enrico Micheli alza così il velo degli anni più bui della storia d’Italia. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega sui servizi segreti, ha fatto sapere che da maggio sarà possibile chiedere di visionare determinati documenti.
L’atteso regolamento sul segreto di Stato (primo dei regolamenti attuativi della legge di riforma dei servizi varato dal Governo), che aveva già avuto il parere favorevole del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) è stato così definitivamente varato dal Governo e firmato dal Presidente della Repubblica.
«Io personalmente - ha aggiunto Micheli - ho fatto un’azione di coordinamento in vista di questo appuntamento pregando tutti di organizzare ciascuno per le proprie competenze la possibilità di consultazione di questa documentazione per coloro che lo richiedano».
Da quando e con quali modalità si avrà accesso ai documenti? «Il decreto del Presidente del Consiglio - ha risposto Micheli - deve uscire sulla Gazzetta Ufficiale entro il 20, diciamo che il prossimo mese di maggio sarà possibile chiedere di visionare determinati documenti».
Ci saranno degli omissis per celare magari l’identità di persone, di agenti? «Se è stato fissato un termine al segreto - che sono trent’anni - e se i trent’anni sono passati.. gli omissis non si giustificano».
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha risposto anche a una lettera con la quale il giornalista free-lance Gabriele Mastellarini aveva ufficialmente richiesto tutta la documentazione secretata sull’uccisione di Aldo Moro. Nella lettera, resa nota dallo stesso Mastellarini, Prodi scrive che «la completa applicazione della legge n. 124/07», che prevede che il segreto di Stato può durare al massimo 30 anni, «è stato definitivamente approvato ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale». «Ogni valutazione in merito alla sua istanza - ha aggiunto Prodi - è pertanto differita al momento dell’entrata in vigore del citato decreto regolamentare, prevista entro 15 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale».
* l’Unità, Pubblicato il: 13.04.08, Modificato il: 13.04.08 alle ore 11.49