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GIRO D’ITALIA 2008. QUINTA TAPPA. A CONTURSI TERME, PRIMO IL RUSSO PAVEL BRUTT, PELLIZOTTI CONSERVA MAGLIA ROSA - a cura di pfls

mercoledì 14 maggio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Il 91/mo Giro d’Italia
PAVEL BRUTT VINCE LA QUINTA TAPPA A CONTURSI TERME
Il russo Pavel Brutt della Tinkoff ha vinto, staccando negli ultimi 400 metri altri quattro ciclisti con i quali era andato in fuga dopo 19 km, la quinta tappa del 91/mo Giro d’Italia, da Belvedere Marittimo (Cosenza) a Contursi Terme (Salerno), per un totale di 203 km. Al secondo posto si è piazzato il tedesco Johannes Fromlinger della Gerolstein.
PELLIZOTTI CONSERVA MAGLIA ROSA
Franco Pellizotti ha (...)

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> GIRO D’ITALIA 2008. ---- SESTA TAPPA. PESCHICI (FOGGIA)}} Sulle strade della Penisola il vento dell’est lascia spazio a sprazzi di azzurro che colora il 91/mo Giro d’Italia. Dopo il successo sul traguardo di Contursi Terme del russo Pavel Brutt, della Tinkoff, oggi sono saliti sugli scudi gli italiani. A Peschici, sul Gargano, si è imposto Matteo Priamo, mentre la maglia rosa é finita sulle spalle di Giovanni Visconti, campione italiano in carica su strada.

giovedì 15 maggio 2008

Ansa» 2008-05-15 17:10

6/A TAPPA: VISCONTI E PRIAMO, SPRAZZI D’AZZURRO

dell’inviato Adolfo Fantaccini

PESCHICI (FOGGIA) - Sulle strade della Penisola il vento dell’est lascia spazio a sprazzi di azzurro che colora il 91/mo Giro d’Italia. Dopo il successo sul traguardo di Contursi Terme del russo Pavel Brutt, della Tinkoff, oggi sono saliti sugli scudi gli italiani. A Peschici, sul Gargano, si è imposto Matteo Priamo, mentre la maglia rosa é finita sulle spalle di Giovanni Visconti, campione italiano in carica su strada. Il primo, dopo una lunga fuga partita intorno al km 53 grazie a un’iniziativa di Mandri, Perez Lezaun e Ochoa (ai quali, al km 60, si sono aggiunti altri nove), ha vinto uno sprint a due proprio sullo spagnolo Perez Lezaun, che è rimasto letteralmente sorpreso dallo scatto del ciclista nato a Poggiana di Riese (Treviso), nell’ultimo tratto in leggera salita.

L’uomo del giorno, però, può essere considerato Visconti che per la prima volta indossa la maglia di leader della classifica generale e lo fa in un Giro partito da Palermo, la sua città. Visconti, che sognava il successo in una delle tre tappe siciliane, oggi si è piazzato all’ottavo posto e solo per il complicato meccanismo legato ai piazzamenti nella crono a squadre ha beffato il tedesco Russ. Aveva provato a vincere nella tappa di Agrigento, ma la Dea bendata gli ha voltato le spalle e il corridore del quartiere palermitano di Borgo Molara é stato costretto a varcare lo Stretto a mani vuote. Oggi, la rivincita e l’esultanza alla maniera del concittadino Totò Schillaci ai Mondiali del ’90.

Tanta e tale era la gioia, che Visconti, stappando una bottiglia di champagne, si e’ anche fatto male al mento con il tappo. Il ’picciotto’ della Quickstep, la squadra del campione del mondo Paolo Bettini, si é pure commosso, ripercorrendo le sofferenze e i sacrifici affrontati per inseguire al nord il sogno del ciclismo. Per lui, nato nel profondo sud ma cresciuto in Toscana, indossare la maglia rosa sopra la casacca tricolore deve essere stato sublime. Era stato soffocato dal calore della sua Palermo, venerdì scorso, giorno della presentazione delle squadre del Giro in piazza Politeama, aveva faticato a indossare i panni del profeta in patria, ma oggi ha dato sfogo a una gioia incontenibile. "In questi giorni tanta gente si aspettava tutto e subito da me, ma il ciclismo insegna che quando cerchi il risultato è difficile che arrivi - ha detto sul traguardo - ma a questa maglia ci tengo, così come tengo a quell’altra tricolore".

E, oltre a quelli intensi di Visconti, brillano anche gli occhi di Matteo Priamo, che oggi ha conquistato la sua quarta vittoria in carriera. Una bellissima soddisfazione per questo trevigiano di 26 anni, professionista dal 2006, che nella Csf sta maturando bene e in fretta. Priamo è rimasto in fuga per circa 160 km assieme ad altri dieci corridori, dimostrando di possedere tenuta atletica, lucidità e quel pizzico di spregiudicatezza che gli ha permesso di scattare assieme allo spagnolo Perez Lezaun e poi di batterlo sulle piccole rampe che portavano al traguardo di Peschici. E’ anche da questi dettagli che si giudica un corridore. I giovani rimangono dunque protagonisti di questo Giro che domani regalerà le prime emozioni in salita con l’arrivo a Pescocostanzo, in Abruzzo, oltre i 1.400 metri d’altezza.


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