Aveva il mio stesso nome anche un rivoluzionario ben noto a Ferrando, che in quanto comunista è anche ateo. Il comunismo è una fede e non ne ammette altre, se ho inteso bene gli scritti teorici da Marx in avanti. Io sono cattolico, apostolico e lombardo, leghista, federalista e bossiano. Non v’è dunque compatibilità. In ogni caso, a noi ciellini, opusdeisti e rogazionisti, non hai ancora spiegato qual è la tua linea politica sull’amata Fiore e sul disagio dei giovani. Forse lì i ragazzi son tutti felici, come in una famosa utopia concepita in terra Calabra. Per ultimo, le rinomate scuole di noi altri mi pare che dicano poco, in generale, sull’abate di Fiore. Che venne nel mondo prima della Pascuzzo, architetto di luce, della luce. Portatore di luce. M’illumino di immenso, il cielo stellato sopra di me, Dante scrisse: "E lucemi da lato". Lo spirito profetico di Gioacchino è colto, secondo te, negli istituti formativi di Fiore? Che cosa ti ha insegnato, senza polemica, la sua "Concordia" o l’immagine nella "Dispositio"? Cari saluti e federalismo fiscale.
emiliano