Prometeo è, fra l’altro, il titolo d’un vecchio disco di Renato Zero. Ci viene il dubbio che qui qualcuno, sempre lo stesso, giochi cogli oggetti della Chicco. L’insulto è il suo appiglio, il suo metodo, il suo fine, il suo emblema, il suo distintivo. Non lo abbiamo censurato, però. A conferma che tolleriamo anche l’infantilismo ricorrente, evidente, inarrestabile, vuoto. Segno, peraltro, di un’ignoranza letale sulla cosa pubblica, impossibile a colmarsi.
La politica non sono i partiti, le coalizioni, le sigle e le ideologie. Se non ci si occupa, come cittadini - e quindi come animali politici - di questioni pubbliche, si lascia che tutto come è; vale a dire, ben al di là della cronaca e delle rispettabili tragedie personali, grigio, squallido e terribile. Noi vogliamo occuparci del bene della collettività cui apparteniamo. E lo scriviamo a chiare lettere. Chi non è d’accordo, intervenga a modo suo, ma in concreto. Per certo, però, senza anonimato e idiozia a pacchi.
Emiliano Morrone