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Europa. Italia, 2008....

QUESTIONE RIFIUTI. Per il ripristino della legalità in Campania, per bloccare la strage del diritto e della Costituzione. Un appello - a cura di pfls

mercoledì 21 maggio 2008 di Maria Paola Falchinelli
Oggi in Campania i cittadini hanno perso i diritti garantiti dalla Costituzione e sono diventati schiavi. Una
schiavitù provocata - contro i principi dello stato di diritto - dal protrarsi per 14 anni delle “procedure di
emergenza” che consentono ai commissari straordinari, nominati dal Governo, di agire in deroga ad ogni
legge dello Stato....
Deve essere chiaro, dunque, che l’opposizione dei cittadini campani agli inceneritori, alle tante
mega-discariche e agli innumerevoli (...)

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> QUESTIONE RIFIUTI. Per il ripristino della legalità in Campania, per bloccare la strage del diritto e della Costituzione. Un appello - ----Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per affrontare l’emergenza rifiuti in Campania e ha dato via libera alla nomina del capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso a sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’emergenza rifiuti. Il Cdm ha individuato anche le discariche che dovranno essere aperte (Ansa).

mercoledì 21 maggio 2008

» 2008-05-21 18:00

RIFIUTI: NUOVE DISCARICHE, CARCERE PER CHI LE BLOCCA

NAPOLI - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge per affrontare l’emergenza rifiuti in Campania e ha dato via libera alla nomina del capo del Dipartimento della Protezione civile Guido Bertolaso a sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’emergenza rifiuti. Il Cdm ha individuato anche le discariche che dovranno essere aperte.

"Dobbiamo fare una scelta dolorosa e difficile" che porteremo avanti "con assoluta fermezza e determinazione". "Sappiamo - ha affermato Berlusconi in conferenza stampa - di poter contare sulla parte sana della popolazione campana". I siti, le aree e gli impianti connessi all’attività di gestione dei rifiuti vengono dichiarati aree di interesse strategico nazionale, presidiate dalle forze armate per garantire l’assoluta protezione dei siti.

Il sottosegretario Guido Bertolaso, ha annunciato Berlusconi, se verificherà la mancata attuazione delle norme delle ordinanze" per l’emergenza rifiuti "potrà nominare immediatamente commissari ad acta che si sostituiranno alle amministrazioni comunali".

"Non saranno accettate azioni di parte di minoranze che possono bloccare aeroporti, ferrovie, discariche: in questi casi lo Stato deve intervenire usando la sua forza", ha detto Berlusconi. Chiunque si renderà promotore di disordine contro la realizzazione di discariche in Campania rischia fino a 5 anni di carcere. Lo ha annunciato il premier sottolineando che invece chi acceda o impedisca la realizzazione delle discariche rischia da tre mesi a un anno di carcere.

Saranno quattro i termovalorizzatori in Campania. Sono impianti "sicuri" e quindi non bisogna averne paura. "In Campania saranno quattro di cui uno a Napoli dell’ultima generazione", ha precisato il premier. Per quanto riguarda in particolare il termovalorizzatore di Napoli il sottosegretario Bertolaso attenderà indicazioni dalle autorità locali entro i prossimi 30 giorni per individuare la località dove costruirlo. Nel caso non dovessero giungere indicazioni precise - ha spiegato - il sottosegretario procederà autonomamente.

I Comuni che ospiteranno gli impianti avranno compensazioni ambientali. Berlusconi ha specificato che si trattera’ di "bonifiche ambientali e realizzazione di opere pubbliche".

Il presidente del Consiglio ha quindi parlato del ’pacchetto sicurezza’. "Nel corso del Consiglio dei ministri abbiamo affrontato un tema grave che riguarda tutti gli italiani, il tema della sicurezza e quello del diritto degli italiani a non avere paura che è un diritto primario che lo Stato deve garantire", ha detto il premier. Nel giro di due mesi le nuove norme sulla sicurezza varate andranno in vigore, ha aggiunto. "Da queste norme, ha detto il premier, arriveranno risultati molto positivi".

CORTEO ANTI-DISCARICA, TENSIONE DAVANTI AL COMUNE Momenti di tensione davanti al comune di Napoli, dove alcuni che hanno preso parte al corteo, in prima fila ci sono i no global, si sono per un attimo scontrati con la polizia. I manifestati avevano cominciato a gridare slogan contro le forze dell’ordine, mentre spingevano in avanti un grosso telo con scritte contro la discarica. Resta ancora il presidio dei manifestanti - cittadini misti a no global - davanti alla sede del comune di Napoli. I manifestanti sono stati fatti retrocedere di qualche metro rispetto al cordone della polizia che blocca l’ ingresso del Municipio. La situazione, al momento, sembra essere sotto controllo, dopo gli attimi di tensione che si sono avuti tra alcuni di loro e le forze dell’ ordine. Tra i manifestanti anche alcuni ragazzi che indossano passamontagna.

PACCHETTO SICUREZZA - I ministri hanno quindi approvato il pacchetto di misure sulla sicurezza. Il reato di immigrazione clandestina è stato invece inserito nel disegno di legge. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge che istituisce la banca dati del DNA, ha annunciato il ministro dell’Interno Roberto Maroni. "Abbiamo approvato un Disegno di Legge fuorisacco - ha detto Maroni - per l’adesione dell’Italia al trattato di Prum per l’istituzione della banca dati". Uno strumento che consentirà "in modo efficace" dice Maroni, il contrasto e la repressione di reati che vanno a colpire i più deboli.

I tre decreti legislativi approvati "mofidificano in senso restrittivo l’attuale legislazione, ma nel pieno rispetto delle normative comunitarie. Le accuse che ci sono state rivolte nei giorni scorsi - ha spiegato Maroni - sono quindi senza fondamento: nei confronti dei cittadini comunitari c’é il rispetto pieno e totale delle norme europee, c’é soltanto una più puntuale applicazione riguardo alla sicurezza".

"Spetterà ai sindaci verificare i requisiti che consentono ai cittadini comunitari di restare sul suolo italiano: se questi requisiti non ci sono il sindaco dovrà negare la residenza e ci sarà l’immediato allontanamento del cittadino", ha affermato Roberto Maroni. Fra i requisiti per restare in Italia, Maroni ha citato un "reddito adeguato" ed una "assicurazione sanitaria". In questo modo, ha concluso, si garantirà che gli oneri e le spese non ricadano sullo Stato. Nel pacchetto sicurezza non rientra la possibilità di prevedere un concorso delle forze armate, con pattugliamento misto esercito e forze dell’ordine.


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