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Sanità

San Giovanni in Fiore: ecco che cosa succede all’ospedale civile, mentre il sindaco Antonio Nicoletti sembra tacere

venerdì 23 maggio 2008 di Emiliano Morrone
All’ospedale c’è baruffa. Per vari motivi. Vincenzo Mauro, utilizzato in consulenza per le reperibilità in Pediatria, carente di dottori, ha inviato le dimissioni al direttore generale dell’Asp di Cosenza, Franco Petramala. La causa sarebbe una divergenza insanabile con Antonio Nicoletti, sindaco della città e nefrologo del presidio locale.
Il botto lo scorso 17 maggio, durante una riunione con la direzione sanitaria, nella quale al pediatra - secondo quanto scritto a Petramala e (...)

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martedì 27 maggio 2008

Forse qualcuno capisce solo oggi che la vecchia Direzione di Crotone guidata da Schael e Pirola aveva dedicato tutte le attenzioni e energie possibili all’ospedale e al distretto di San Giovanni in Fiore. Mi ricordo che almeno una giornata alla settimana abbiamo discusso di esigenze operative e/o scelte strategiche che riguardavano San Giovanni in Fiore; non parlando delle numerose telefonate del Sindaco o dipenente ASL Nicoletti (non si capiva mai in che funzione si rivolgeva a noi) oltre al Presidente della Provincio di Cosenza, Mario Oliverio. Il disegno di integrazione funzionale e dipartimentale con l’ospedale di Crotone era l’unica strada per garantire i servizi e le guardie nel piccolo ospedale della Sila. Anche il progetto della conversione in ospedale riabilitativo e di lunga degenza, con l’ipotesì dell’unità di oncologia e hospice, poteva garantire la sopravivenza della struttura e mantenere il livello occupazionale alto (l’interesse maggiore della politica locale che non del servizio sanitario che senza cambiare alcune cose diventa anche pericoloso, come lo è già per ginecologia che non arriva allo standard delle 200 nascite all’anno). Inoltre era pronto il progetto di telemedicina per la radiologia - un progetto che attraverso una convenzione tra ASP di Cosenza e Crotone si poteva tranquillamente portare a regime senza la pretesa di avere in organico chi sa quanti radiologi. Mi sono anche esposto con l’ex-Assessore Lo Moro per finanziare la messa in sicurezza dell’ospedale di San Giovanni in Fiore - non so che fine ha fatto il progetto dopo che la Regione ci ha mandato via. Speriamo che non si perdino le 3 millioni di Euro destinati su mia richiesta a San Giovanni in Fiore!

Mi ricordo anche le numerose riunioni tenutesi in presenza del DG Schael e/o del DS Pirola o di un suo delegato del SITA a San Giovanni. A quei tempi almeno gli operatori sanitari avevano sperato nel disegno che prevedeva di avvicinare anche il distretto con le attività ambulatoriale all’ospedale nella ex-scuola (gara espletata dall’ASL Magna Grecia di Crotone ma mi sembra non più proseguita dall’ASP di Cosenza). Anche la famosa RSA da costruire e finire con fondi ex-art. 20 era nei piani della gestione Schael; anche su questo fronte non mi sembra che ci stia lavorando. In altre parole forse si può dire che la politica ha ottenuto quello che voleva (rimuovere il DG Schael e agire in casa), ma forse sia loro che la popolazione si rendono conto che per gestire la sanità ci vogliono dei manager e professionsti, ma non dei poltici che mettono mano all’ospedale e al distretto di San Giovanni in Fiore.

Thomas Schael ex Direttore Generale ASL e ASP Magna Grecia di Crotone


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