Il sogno del Cern, trovare la «supersimmetria»
Gli scienziati: con un po’ di fortuna sarà una scoperta più importante del bosone di Higgs *
Dalla California arrivano ventate di ottimismo sul futuro della nostra conoscenza: «Entro la fine dell’estate con un po’ di fortuna potremo essere in grado di “acchiappare” il gluino», ha detto infatti alla Bbc Beate Heinemann, la scienziata di Berkley portavoce del progetto Atlas del Cern.
C’era la nostra Fabiola Giannotti nel ruolo dell’americana Heinemann quando nel 2012 venne trovato il bosone di Higgs. E adesso che LHC, l’acceleratore del Cern, il più potente del mondo, sta per riaccendere i motori (probabilmente in marzo), il nuovo obiettivo è trovare il «gluino», ovvero la particella supersimmetrica del gluone (la particella colla dei quarks). «Sarebbe come la scoperta dell’America per Colombo», dice Luciano Maiani, l’accademico dei Lincei che da direttore del Cern (tra il 1999 e il 2003) mise per la prima volta in moto L’ LHC.
Trovare il gluino vorrebbe dire spalancare le porte su un mondo nuovo. Primo perché si potrebbe finalmente provare la teoria della supersimmetria. E, soprattutto, perché si potrebbe partire alla scoperta della natura della Materia oscura. Non è esattamente un dettaglio la conoscenza della Materia oscura che, infatti, costituisce oltre il 90 per cento del nostro universo.
È più di una ventata di ottimismo quella che arriva dalla California: «La scoperta di questo nuovo mondo per me è molto più eccitante di Higgs», gongola la dottoressa Heinemann.
* Corriere della Sera, 16.02.2015