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Politica

San Giovanni in Fiore. Essere di sinistra nel comune florense è una moda, un vezzo, una necessità, un obbligo o un impegno?

venerdì 30 maggio 2008 di Emiliano Morrone
Il dibattito suscitato dal pezzo di Domenico Barbero circa il disagio dei giovani a San Giovanni in Fiore mi ha spinto a una nota sulla sinistra locale.
Nelle opinioni lette, soprattutto in quelle di Chiara Iaquinta, ho colto un interesssante richiamo alla fedeltà ideologica. E gli ideali sono una faccenda seria, il motore delle azioni, la guida dell’etica, l’energia della politica. Tanto più che, al contrario di quanto generalmente si crede, "viviamo in un mondo fortemente ideologizzato". (...)

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> San Giovanni in Fiore. Essere di sinistra nel comune florense è una moda, un vezzo, una necessità, un obbligo o un impegno?

martedì 27 maggio 2008


-  Mi ricordo la mia meraviglia e forse l’allegria
-  di guardare a quei pochi che rinunciavano a tutto;
-  mi ricordo certi atteggiamenti e certe facce giuste
-  che si univano in un’ondata che rifiuta e che resiste.
-  Ora il mondo è pieno di queste facce
-  è veramente troppo pieno
-  e questo scambio di emozioni, di barbe, di baffi e di chimoni
-  non fa più male a nessuno.

-  Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

-  Non so cos’è successo a queste facce, a questa gente
-  se sia solo un fatto estetico o qualche cosa di più importante,
-  se sia un mio ripensamento o la mia mancanza di entusiasmo
-  ma mi sembrano già facce da rotocalchi,
-  o da Ente del Turismo.

-  Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

-  E visti alla distanza non siete poi tanto diversi
-  dai piccolo-borghesi che offrono champagne e fanno i generosi
-  che sanno divertirsi e fanno la fortuna e la vergogna
-  dei litorali più sperduti e delle grandi spiagge
-  della Sardegna.

-  Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

-  E anche se è diverso il vostro grado di coscienza
-  quando è moda è moda non c’è nessuna differenza
-  fra quella del play-boy più sorpassato e più reazionario
-  a quella sublimata di fare una comune
-  o un consultorio.

-  Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

-  Io per me se c’avessi la forza e l’arroganza
-  direi che sono diverso e quasi certamente solo
-  direi che non riesco a sopportare le vecchie assurde istituzioni
-  e le vostre manie creative, le vostre innovazioni.

-  Io sono diverso,
-  io cambio poco, cambio molto lentamente
-  non riesco a digerire i corsi accelerati da Lenin all’Oriente
-  e anche nell’amore non riesco a conquistare la vostra leggerezza
-  non riesco neanche a improvvisare e a fare un po’ l’omosessuale
-  tanto per cambiare.

-  Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

-  E siete anche originali, basta ascoltare qualche vostra frase
-  piena di parole nuove sempre più acculturate, sempre più disgustose
-  che per uno normale, per uno di onesti sentimenti
-  quando ve le sente in bocca avrebbe una gran voglia
-  che vi saltassero i denti.

-  Quando è moda è moda, quando è moda è moda.

-  Io per me se c’avessi la forza e l’arroganza
-  direi che non è più tempo di fare mischiamenti,
-  che è il momento di prender le distanze
-  che non voglio inventarmi più amori
-  che non voglio più avervi come amici, come interlocutori.

-  Sono diverso e certamente solo
-  sono diverso perché non sopporto il buon senso comune
-  ma neanche la retorica del pazzo
-  non ho nessuna voglio di assurde compressioni
-  ma nemmeno di liberarmi a cazzo
-  non voglio velletarie mescolanze con nessuno
-  nemmeno più con voi
-  ma non sopporto neache la legge dilagante
-  del "fatti i cazzi tuoi".
-  Sono diverso, sono polemico e violento
-  non ho nessun rispetto per la democrazia
-  e parlo molto male di prostitute e detenuti
-  da quanto mi fa schifo chi ne fa dei miti
-  Di quelli che diranno che sono qualunquista non me ne frega niente:
-  non sono più compagno né femministaiolo militante,
-  mi fanno schifo le vostre animazioni, le ricerche popolari
-  e le altre cazzate;
-  e finalmente non sopporto le vostre donne liberate
-  con cui voi discutete democraticamente
-  sono diverso perché quando è merda è merda
-  non ha importanza la specificazione:
-  autisti di piazza, studenti, barbieri, santoni, artisti, operai,
-  gramsciani, cattolici, nani, datori di luci, baristi,
-  troie, ruffiani, paracadutisti, ufologi...

-  Quando è moda è moda, quando è moda è moda.


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