Segnalo questa dichiarazione odierna di mons. Betori che è un vero e proprio richiamo all’omertà ecclesiastica:
‘‘I vescovi - ha ribadito oggi mons. Giuseppe Betori, segretario della Cei - sanno benissimo che non appena c’è la notizia di possibili devianze debbono aprire un’inchiesta canonica. E inizia così immediatamente un cammino di indagine ecclesiastica sull’oggettò‘. E ugualmente immmediato e’ in conseguenza l’allontanamento del sacerdote. Quanto all’ipotesi che tale inchiesta porti anche a una denuncia penale, Betori ha spiegato le recenti affermazioni contrarie a questa ipotesi dell’ex vescovo di como, mons. Alessandro Maggiolini. ‘Una cosa e’ prendere i necessari provvedimenti canonici, altro - ha chiarito - è come vescovi diventare strumenti della giustizia italiana, non perché non vogliamo che i sacerdoti colpevoli subiscano le giuste pene dalla giustizia civile, ma perché le vittime debbono decidere loro se accedervi. E alcune preferiscono non farlo‘.
Quando la vittima, come quasi sempre accade, è sconvolta e non avrà la forza di denunciare, l’impunità dei preti è garantita.
Tantopiù che quando avvengono queste denunce subito si stende l’ala protettrice ecclesiastica sul prete e comincia la sistematica opera di discredito delle vittime, dei magistrati, dei testimoni, dei giornalisti e di chiunque si occupa del caso.
Immaginate quanto sia facile per una vittima denunciare un prete pedofilo?