Il presidente del Consiglio intervistato dalla Radio Vaticana
Domani la visita alla Santa Sede e l’incontro con Benedetto XVI
Berlusconi: "Chiesa, una ricchezza
Lo Stato non può essere settario"
ROMA - Alla vigilia della vista in Vaticano, Silvio Berlusconi si concede ai microfoni della Radio Vaticana per dire che tra Stato e Chiesa "è possibile il dialogo su ogni argomento". Un confronto senza preclusioni, perché "la Chiesa ha il diritto di esprimere le sue valutazioni e lo Stato laico poi esprimerà i suoi giudizi".
Per il premier le posizioni della Chiesa sono "una ricchezza", che non può essere sprecata escludendo la possibilità di farle esprimere le sue istanze. "Farlo - continua il presidente del Consiglio - sarebbe una perdita della libertà". E farebbe correre allo Stato il pericolro di "diventare ideologico, settario o addirittura totalitario".
’’Il dialogo - rimarca il premier - che precede il rapporto tra Stato e Chiesa, come organismi giuridici, e’ assolutamente positivo e risiede nella natura stessa della societa’ e dimostra la sua liberta’ e pluralita".
A vertice Fao ancora in corso Berlusconi parla anche della lotta alla fame, rimarcandone i due aspetti: l’emergenza e la speculazione. "Noi non dobbiamo assistere senza fare nulla all’impennata dei prezzi, se c’è qualcuno che deve pagare prezzi in più c’è qualcuno che incassa di più, il sovrapprezzo speculativo dei produttori sia destinato in parte ad aiuti immediati" dice il premier che chiama in causa i Paesi produttori di petrolio "che incassano ogni giorno degli utili straordinari".
Infine la sottolineatura del "buon esempio’’ dato dall’Italia che ’’portando il contributo per il 2008 da 60 a 190 milioni’ di euro". ’’L’Europa non deve calcolare nei deficit, in sede di bilancio, le somme che i singoli stati potrebbero destinare all’aiuto alimentare’’, prosegue il presidente del Consiglio. Una proposta che, giura Berlusconi, vedrebbe il favore di Spagna e Francia.
* la Repubblica, 5 giugno 2008.