La forte scossa (7,2 Richter) ha colpito soprattutto Iwate, nell’isola di Honshu
Almeno sei le vittime. Acqua radioattiva fuoriuscita da una vasca: "Nessun pericolo"
Terremoto nel nord del Giappone
morti, perdita in centrale nucleare *
TOKYO - Sale a sei il bilancio delle vittime causate dal sisma che ha colpito il Paese alle 8:43 locali (1:43 in Italia). Il terremoto, di 7,2 gradi della scala Richter, ha colpito il nord del Giappone. La forte scossa si è verificata è stata avvertita nettamente in tutta la parte nord dell’isola principale di Honshu, in modo particolare nella prefettura di Iwate, in una zona rurale.
Secondo le televisioni giapponesi almeno sei persone hanno perso la vita, oltre 200 sono rimaste ferite e una decina risultano disperse. L’agenzia Reuters riferisce che diverse persone sono rimaste intrappolate in un albergo di una stazione termale colpita da una frana, ma nelle ultime ore i soccorritori sono riusciti a liberarne alcune. E un migliaio di passeggeri sono rimasti bloccati su un treno ad alta velocità della compagnia JR East che si è fermato fra due stazioni. Altri treni, che si erano fermati, sono riusciti a ripartire. Si è verificata anche una leggera perdita di acqua radioattiva in una centrale nucleare, che, secondo la compagnia che gestisce l’impianto, non pone alcun rischio per la popolazione.
La Tokyo Electric Power Co. ha precisato che 15 litri di acqua sono fuoriusciti da una vasca in cui è custodito materiale radioattivo nel reattore numero due della centrale di Fukushima, ma, ha aggiunto, "il livello di radioattività dell’acqua è ben al di sotto di quello che potrebbe avere effetti sull’ambiente". "Nessun quantitativo d’acqua è fuoriuscito dal deposito", ha precisato un portavoce. Entrambi i reattori hanno continuato a funzionare normalmente.
Dopo la violenta scossa, si sono verificate altre decine di scosse di assestamento e non è escluso che ne seguano altre. Non c’è stato invece mai pericolo di tsunami. Molte abitazioni sono rimaste senza energia elettrica, ma il numero delle vittime potrebbe anche rimanere contenuto: la zona colpita non è densamente popolata e i criteri antisismici, nella costruzione degli edifici, sono imposti con rigore. I danni più gravi sono stati alle strade, crollate in diversi punti e gravemente danneggiate. Ci sono poi state diverse frane e smottamenti e anche un ponte è crollato.
* la Repubblica, 14 giugno 2008